Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La scuola è inagibile» Tante crepe nel tetto: chiude la materna Casati

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2016

Un bus trasporterà gli ottanta alunni nelle aule di via Redipuglia «La scuola è inagibile» Tante crepe nel tetto: chiude la materna Casati 

Il tetto non è sicuro, l'asilo è inagibile. Inizia tra i disagi l'anno per i bambini - e i loro genitori - della materna Casati. Il Comune prova a correre ai ripari: le classi - che contano circa un'ottantina di piccoli alunni quasi tutti fra i tre e i cinque anni - dovrebbero essere trasferite nelle aule della elementare di via Redipuglia. Non lontanissimo dalla scuola accanto ai giardini pubblici - tra via San Saturnino e viale San Vincenzo - dove i piccoli sono stati iscritti. Ma nemmeno vicino. Così l'ulteriore problema è il trasporto: l'assessore alla Pubblica istruzione di palazzo Bacaredda, Yuri Marcialis, ha promesso il servizio di trasferimento con un pullman che viaggerà da Villanova a San Michele.
REAZIONI Lo ha annunciato durante un'assemblea con i genitori giovedì pomeriggio, ma la pratica deve ancora essere definita: non c'è ancora la garanzia del bus per superare l'emergenza. Che, comunque, dovrebbe rientrare prima della fine dell'anno solare. Forse addirittura a novembre. Gli interventi sul solaio, assicurano dal Comune, saranno immediati: i soldi ci sono già, l'impresa anche. L'intervento non era rinviabile: «Anzi, era necessario nell'immediato», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa, «per evitare possibili incidenti. Il tetto non è sicuro. Si è scoperto solo grazie a dei monitoraggi con il laser che stiamo conducendo in tutti gli istituti: il controsoffitto copriva le lesioni. Capisco il malumore di mamme e papà, ma qui si tratta della sicurezza dei loro figli. E discutiamo adesso di prevenzione», conclude, «per evitare di parlare, dopo, di tragedie».
I GENITORI Tanti si preoccupano per l'organizzazione, il trasferimento non è indolore. Non solo per la distanza. Qualcuno di loro ha già fatto un sopralluogo nel nuovo istituto: gli spazi per i bambini della Casati, pare, non sono sufficienti, e alcuni dovrebbero dividere i bagni con quelli più grandi delle elementari. Marcialis però assicura: «In via Redipuglia c'è un'ala che veniva utilizzata per la scuola dell'infanzia. Sarà dedicata a loro, avranno gli spazi necessari».
LA CRITICA Ma se da fuori arriva il malcontento delle famiglie, informate solo a ridosso dell'inizio del corso didattico, Marcialis deve fare i conti anche con l'insoddisfazione di un alleato in consiglio comunale, Filippo Petrucci: «La tutela dei bambini è essenziale, se l'intervento è urgente non si può procrastinare». Ma, attacca l'esponente dei Rossomori, «è necessario limitare i disagi per genitori e bambini: impensabile che siano mandati con un bus chissà dove, bisogna trovare spazi adeguati in prossimità dell'istituto. E Marcialis», è l'affondo sull'assessore, «si deve relazionare con il Consiglio e con la sua maggioranza. Non possiamo venire a conoscenza di questi problemi da parte di genitori giustamente irritati perché fino a due mesi fa gli avevamo assicurato che la scuola era agibile».
I conti tra assessore e consigliere di maggioranza si faranno in Municipio. Ora Marcialis spiega che le ha provate tutte, anche ieri mattina, per cercare di limitare i problemi: «Abbiamo vagliato anche la possibilità di usare una parte del Riva, in piazza Garibaldi. Ma quella disponibile è della Provincia. Inoltre i bagni sono adatti per ragazzi del liceo, non per bambini così piccoli». Il via alle lezioni, comunque, non sarà rinviato: «Si inizia il 14 settembre, mercoledì». Per allora potrebbe essere disponibile il bus, con un assistente a bordo. «Sarebbe un servizio sperimentale, alla ditta abbiamo chiesto la disponibilità a fare due viaggi perché il mezzo ha 45 posti». Nel frattempo, tra i genitori, c'è chi sta cercando posto in altri istituti, anche a pagamento.
Enrico Fresu