Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Famiglie ufficiali ma con diritti ancora limitati

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2016

Norme molto restrittive soprattutto per quanto riguarda le adozioni dei figli

Analoghe ai matrimoni, ma non matrimoni. Le unioni civili, istituite dalla legge Cirinnà, sono in vigore dal 5 giugno. Sono riservate a persone dello stesso sesso.
Le unioni civili richiedono un ufficiale di Stato e due testimoni, si registrano nello stato civile e non richiedono pubblicazioni. Si può adottare il cognome dell'altro coniuge. Vietata la bigamia, anche mista (matrimonio con una persona e unione civile con un'altra). Tutte le disposizioni che, nelle altre leggi, si riferiscono al matrimonio o a coniugi sono estese alle unioni civili.
Contrariamente a quanto avviene per i matrimoni, gli sposi dello stesso sesso non hanno l'obbligo di fedeltà né il diritto all'adozione del figlio naturale o adottivo dell'altro coniuge deceduto (la stepchild adoption ), ma il giudice può deciderlo caso per caso. Per divorziare bastano tre mesi di separazione, ed è ammessa la comunione dei beni.
La seconda parte della legge disciplina la convivenza di fatto tra due persone, eterosessuali o omosessuali, che non sono sposate e che possono stipulare i contratti di convivenza, in forma scritta, davanti a un notaio. (l. a.)