Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cartacce e bottiglie abbandonate nei sentieri di Marina Piccola

Fonte: L'Unione Sarda
5 settembre 2016

 

 

I tre dissuasori gialli al limite della terrazza cementata hanno solo impedito il posteggio selvaggio. Non l'utilizzo, selvaggio anche questo, della parte a monte di Marina Piccola. Basta una domenica di agosto per trasformare l'area in immondezzaio immerso nel verde, o viceversa.
Il tour, quello nel degrado, quello che operatori ecologici e amministrazione non vedono, comincia in cima ai parcheggi vicini alla passeggiata, dietro un'aiuola curata, traboccante di fiori gialli. Un benvenuto ideale, nella spiaggia cagliaritana. Peccato che, appena oltre, si spalanchi ben altro scenario. Sotto le mimose un sentiero dimenticato dimezza il tappeto di foglie secche, mescolato a quello artificiale di bottiglie e cartacce non meglio identificate. Il brutto decoro ricama anche la discesa lungo le scale, sul fianco destro. Niente a che vedere con la bocca di lupo che si apre a sinistra. Dove la fantasia del turista o habitué, cagliaritano o straniero, si scatena: oltre al fiorire di bottiglie, e di un misero stelo di mimosa, giacciono corrosi e abbandonati bastoni di ombrellone e persino una sdraio. Meno ingombranti di televisori e carcasse di automobili avvistati più volte. Ugualmente meritevoli, però, di essere rimossi. (cl. m.)