Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Amore a prova di bomba Sessant'anni insieme

Fonte: L'Unione Sarda
24 aprile 2009

la storia Mario Congiu e Nunzia Fanni



La prima volta che si sono visti è stata in una pasticceria del corso Vittorio Emanuele: lei era addetta alla vendita, lui voleva acquistare i pasticcini della domenica. Per lui fu amore a prima vista, per lei si trattò di un semplice cliente. La seconda volta, invece, è stata a Uras, in provincia di Oristano, dove entrambi erano sfollati per sfuggire ai bombardamenti. Era la fine del 1942, lui passeggiava in compagnia del padre in una strada del centro, lei pure: si videro, lui la riconobbe, lei forse no, ma fu comunque (finalmente) amore. Un amore cresciuto ai tempi della seconda guerra mondiale, consolidato durante sette anni di fidanzamento e maturato in sessant'anni di matrimonio. Un amore di diamante, che domani, alle 11 nella chiesa dell'Annunziata, Mario Congiu e Nunzia Fanni festeggeranno insieme ai parenti e agli amici di sempre, testimoni di un'unione baciata dal successo.
NOZZE DI DIAMANTE Dal lontano aprile del 1949, quando Mario e Nunzia varcarono il portone dell'Annunziata per giurarsi fedeltà eterna, sono accadute molte cose: la nascita di tre figlie (Anna, Raffaela e Silvana) e sei nipoti, il cambiamento di diverse case, la perdita di affetti cari. Altre cose, invece, sono rimaste identiche: lui, per esempio, non ha mai smesso di lavorare nell'officina meccanica di famiglia («ripariamo radiatori dal 1900 e siamo i migliori»), dove ancora non disdegna di passare, nonostante i suoi 85 anni; lei, invece, ha sempre seguito la casa e la famiglia, al di là dei piccoli e grandi acciacchi.
Insieme, i due sposi hanno fronteggiato giorni allegri e giorni tristi, sempre con tenacia e una buona dose d'ironia. «Cerchiamo di stare allegri e di non dare troppo peso ai malanni dell'età», dicono all'unisono, «tanto solo chi si ferma è perduto». A guardarli viene da pensare che la loro forza sia stata e sia tuttora nell'essere una coppia. «La Provvidenza ci ha fatto incontrare», spiegano, «e noi quest'unione ce la teniamo stretta. Stiamo bene così, senza chiedere altro».
LORENZO MANUNZA

24/04/2009