Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scuola, guerra delle sedi Il Martini incorpora il Leonardo in viale Ciusa

Fonte: L'Unione Sarda
2 settembre 2016

L'Artistico rischia i doppi turni: ci sono dodici classi da sistemare

 

E i miei studenti dove li metto? A cancelli ancora chiusi, la “guerra” degli spazi si combatte tra presidi. Inutile negarlo, è vera battaglia: chi vince conquisterà l'istituto prediletto e chi perde ci resterà male. È così anche ai più alti livelli, tra dirigenti “amici-colleghi”. Gli spazi, in città, in realtà ci sono, ma il problema è: chi si sposta e dove? Sicuramente gli studenti del Martini che quest'anno non rientreranno nella sede storica di via Sant'Eusebio, per via dei lavori di ristrutturazione che vanno avanti per le lunghe: la loro scuola, novità positiva dal loro punto di vista, “cattura” gli altri due istituti commerciali, il Leonardo e il Besta , troppo piccoli e sottodimensionati rispetto agli standard fissati dal ministero per poter sopravvivere da soli. «Si ritorna all'origine, in attesa di rientrare tutti nella vecchia scuola destinata a diventare un centro di eccellenza dell'istruzione tecnico-giuridico-economica», dice il dirigente Domenico Ripa. I locali di viale Ciusa e di via Cesare Cabras, a Monserrato, verranno perciò occupati dai martiniani, un plotone di 1200 studenti (compresi ex “leonardini” ed ex “bestalini”) sotto un'unica autonomia scolastica retta dalla storica scuola del Martini.
IL CASO Il rovescio della medaglia è l'incubo del liceo artistico Foiso Fois : l'istituto di via Sant'Eusebio (con sede anche in via Bixio), persa la sistemazione extra dell'anno scorso nell'ex Leonardo, rischia di iniziare l'anno con i doppi turni visto l'exploit di iscrizioni. «È il problema di quest'anno: 12 classi da sistemare», ammette Michele Camoglio, dirigente dell'Area Tecnica della Provincia, l'ente che ormai non c'è più ma che continua ad avere la competenza sulle superiori. È lui il “regista” del risiko della scuola e che in questi giorni, da buon ingegnere, sta cercando di far quadrare tutti gli spostamenti in modo che ogni classe abbia una degna sistemazione. «La distribuzione degli spazi degli istituti commerciali ha comportato questo effetto negativo, visto che il Leonardo ospitava sei classi di liceo musicale del Foiso Fois e nel liceo artistico, con i lavori in corso, non ci staranno tutte le classi: lunedì incontrerò, assieme al commissario straordinario, la dirigente per capire quale soluzione è la più idonea. Una potrebbe essere quella di andare a Monserrato, nell'ala del Besta lasciata libera dal Martini».
ALTRI NODI DA SCIOGLIERE All' Alberti , liceo scientifico di viale Colombo, potranno tirare un sospiro di sollievo solo quando sarà rinnovato il contratto tra la Provincia e l'Autorità portuale. Le trattative sono alla fase finale e non dovrebbero esserci problemi per ottenere la prosecuzione delle lezioni nella sede centrale (l'altra è via Ravenna). «Cercheremo di scucire - sottolinea Camoglio - un contratto quinquiennale». A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, altro fronte caldo è quello del Nautico Buccari . In viale Diaz le iscrizioni sono in aumento e la scuola, accorpata con l'industriale Marconi di via Pisano, è in cerca di spazi. La soluzione ideale per chi frequenta il Nautico sarebbe quella di restare nella zona, per esempio in via Rolando, sede occupata dal Dettori con le classi residue di via Cugia. Ipotesi che il dirigente del liceo classico non vede di buon occhio, anche perché nella sua scuola l'aula magna è inagibile e l'unica palestra è quella di via Rolando. Ancora chiusa per lavori la sede storica di via Manno (solo una metà è utilizzata da 2-3 classi), il Convitto , resta solo in via Pintus: la soluzione dei problemi di spazio potrebbe arrivare dal Riva (la Provincia ha già richiesto altri due milioni di finanziamenti regionali), dove si vorrebbero trasferire le classi elementari e medie. I convittuali, intanto, dormono nella Scala di ferro. Al Michelangelo , altro Scientifico, parte a giorni la prima classe di liceo sportivo. Per avere un impianto più grande la Provincia pensa a unire la sede di via Melis con via Bixio (oggi dell'Artistico), scambiandola con via Grandi. Tutto da vedere. Ma il 14 la scuola deve iniziare.
Carla Raggio