Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In arrivo altri 1.100 migranti Sbarcati nella notte 26 algerini nel poligono di Capo Teulada

Fonte: L'Unione Sarda
30 agosto 2016

PORTO INDUSTRIALE.

Sono in viaggio a bordo di una nave, attesi per domani mattina


Un altro carico di 1.100 disperati, salvati dal sicuro annegamento, viaggia verso Cagliari. Altri, esattamente 26, sono stati sbarcati dagli scafisti ieri notte a Capo Teulada. Tutti cercano l'America in Europa, di cui l'Italia è la porta d'ingresso, e ancora una volta la Sardegna è il varco per l'Italia. I 1.100, salvati dal Corpo nazionale delle Capitanerie di porto, sono attesi nello scalo industriale per domattina. Ora sono a bordo della “Sean Pilot”, la nave norvegese che - con altre - ha portato in Sardegna in un anno e mezzo oltre diecimila migranti salvati in mezzo al mare.
NUOVI ARRIVI Sono state necessarie 11 diverse operazioni nel Canale di Sicilia, per strappare alla morte i circa 1.100 stranieri - prevalentemente nordafricani - che domani giungeranno in città e saranno poi smistati nei vari centri di accoglienza e strutture a disposizione della Prefettura. Invece a Capo Teulada, nella penisola di Cala Brigantina (tra le più off-limits del Poligono militare: lì si spara), i 25 uomini e l'unica donna (incinta al settimo mese) sono stati subito condotti in caserma dai carabinieri della stessa base. Oggi giungeranno alla destinazione provvisoria: pare che sia Assemini. Sono tutti algerini sbarcati verso le 19 ma recuperati solo dopo le 21.
LE ONDATE La “Sean Pilot” ha già sbarcato al Porto industriale cagliaritano molte migliaia di migranti. I 1.100 attesi domani - sembra tutti africani, nessun siriano in fuga dalla guerra - sono solo l'ennesimo sbarco e certamente non l'ultimo. La Sardegna ha sempre onorato i doveri di ospitalità nei confronti dei richiedenti asilo in fuga da fame e conflitti, ma già da diverse settimane l'organizzazione dell'accoglienza è al collasso. La macchina messa in piedi dalla Prefettura di Cagliari, per l'assistenza allo sbarco nel Porto industriale, è ben oliata per visite mediche, eventuali ricoveri di pazienti infettivi, cibo, vestiario e identificazione, quando i migranti accettano di fornire le proprie impronte digitali. Il punto debole riguarda invece i posti letto per accoglierli, che non bastano più malgrado una parte di loro si allontani dopo qualche giorno, senza dare più notizie di sé. Per tutti gli altri, la macchina dell'accoglienza è costretta a girare costantemente a pieno regime e non sempre ce la fa, come hanno dimostrato i migranti fuggiti dalle strutture che hanno bivaccato in piazza Matteotti, liberata dalle forze dell'ordine solo dopo molte settimane.
Luigi Almiento
(Ha collaborato Maurizio Locci)