I lettori di Cagliari Online inviano le foto e il video del degrado lasciato ogni domenica dagli ambulanti abusivi tra via Po e via Simeto: "Considerato che queste persone che vendono i loro oggetti per racimolare qualche soldo non pagano il suolo pubblico, perchè lasciano questa immondezza, dove sono i controlli"?

Cagliari, va in scena lo scempio del mercatino domenicale 
Cagliari, mercatino della domenica, via Po angolo via Simeto. Sono le ore 14.00, un autentico scempio, intollerabile e poco rispettoso per chiunque, il video e le foto si commentano da se e peraltro (lamentano i cittadini infuriati) se si considera pure che il Comune non batte cassa “chiudendo un occhio” nei confronti degli ambulanti, (incivili), che lasciano per terra quel che rimane “invenduto”, allora fa ancora più stizza. Dunque nemmeno un euro di suolo pubblico per chi occupa quei pochi metri quadri per esporre le merci da vendere, ma in compenso, un immondezzaio a cielo aperto lasciato in bella mostra come degrado urbano.

I DISAGI. E’ un pessimo biglietto da visita per la città periferica, disgustoso senso di educazione delle persone, maleducate e non rispettose. La gente butta qualsiasi cosa. E qui intorno ci lavorano aziende, c’è l’ufficio Postale ed il viavai di macchine ne è l’esempio, tra water, pezzi di carrozzeria, buste e cartoni pieni e zeppi di carne puzzolente, scarti di oli usati, plastica, legname. Per ora, questo è ciò che accade, chissà fino a quando (c'è da domandarsi), nell’indifferenza generale.

IL DEGRADO DOMENICALE. Si ripete ciclicamente, ogni fine settimana, la strada pubblica viene resa totalmente sporca e piena zeppa di indumenti o oggetti forse non recuperabili, ma è uno schiaffo morale non solo per gli operai della De.Vizia, costretti a ripulire quel letamaio, ma anche per i cittadini stessi, costretti a vedere questa indecenza. I controlli? Meno di zero, gli agenti della polizia municipale di Cagliari dovrebbero invece constatare quel che succede, quando ormai la “giornata” (per chi è sveglio dalle 3 del mattino e prende posto in prima fila con le proprie bancarelle), è ormai terminata ma spetta a ben altri ripulire la vergogna.