«Isolati», così si dichiarano gli abitanti del Villaggio pescatori di Giorgino che tra una settimana, ancora una volta si mobiliteranno per far rivivere la sagra del pesce, la due giorni di arrosti e frittura dal sapore del mare che collegherà il borgo al resto della città. «Esattamente quella città che si è allontanata da ormai moltissimi anni dopo la costruzione del porto canale e l'interruzione della vecchia litoranea. Lontani, davvero troppo lontani da Cagliari». Così Carlo Floris, il presidente dell'associazione che da trentuno anni fa rivivere la vera e storica anima del villaggio, quella di borgo peschereccio. «Se l'estate riusciamo a non sentirci soli grazie alle nostre spiaggette che richiamano tanti bagnanti, gli stabilimenti e i ristoranti in riva al mare, l'inverno si fatica a vivere. Non sappiano ancora a chi appartenga il nostro rione: all'Autorità portuale, al Cacip, al Comune. È un rimpallo di competenze, così oggi che stiamo sopportando problemi fognari non sappiano a quale santo rivolgerci».
La sagra come momento di rivincita. «Ma non basta di certo, siamo, ripeto, tagliati fuori e ogni problema diventa quasi un'emergenza. Certo, fare polemica oggi non serve, abbiamo da faticare per la sagra del pesce, ma qui abbiamo davvero necessità di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni», conclude Carlo Floris.
A. Pi.