GIORGINO. Ostruito dalle canne il canale di scolo, proteste al Villaggio pescatori

«Per fortuna sono acque bianche». Già, per fortuna, visto che da qui a una settimana ciò che tracima dai tombini della piazzetta del Villaggio pescatori dove sabato e domenica prossimi prenderà vita la sagra del pesce non sono liquami maleodoranti della rete fognaria. Ma nel borgo di Giorgino restano i problemi. «Perché ci stanno lasciando soli a risolvere l'emergenza», spiega il presidente del villaggio, Carlo Floris. «Il canale dietro la nostra comunità e l'azienda Remosa dove finiscono le acque bianche è letteralmente intasato da una foresta di canne, così l'acqua non score e rientra nelle tubazioni sgorgando poi dai nostri tombini». Con tanto di odori sgradevoli. Così in questi giorni, per «contenere il problema», i residenti del Villaggio pescatori hanno piazzato grandi tappeti verdi sulle grate degli scarichi.
«Stiamo spendendo di tasca nostra per gli autospurgo e per responsabilità che non abbiamo di certo», dice ancora Floris. «Ci siamo rivolti al Comune, ad Abbanoa, all'Autorità portuale, al Cacip, ma ancora non abbiamo capito di chi siano le vere competenze. Credo si chiami rimpallo».
La richiesta, forte, è una sola: la bonifica del canale ostruito dalle canne: «È inutile - dicono gli abitanti del borgo - intervenire sui tombini, aspirare l'acqua con gli autospurgo se poi nel giro di pochi giorni si è punto e a capo. Bisogna eliminare la causa, rendere il canale libero dalle barriere e l'acqua potrà di nuovo scorrere. Ma bisogna farlo periodicamente», avverte Floris. «Vogliamo trascorrere la sagra nel migliore dei modi e vogliamo farla trascorrere bene soprattutto ai nostri ospiti. In questi giorni chi di dovere mandi gli operai almeno per eliminare la troppa acqua che rischia di uscir fuori dalle condotte», conclude Irene Mura, residente del Villaggio pescatori e titolare dello stabilimento balneare-ristorante, “Non solo Mare”. (a. pi.)