Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Commercio, segno più nell’isola: in aumento le società di capitale

Fonte: La Nuova Sardegna
26 agosto 2016


Unioncamere: 811 imprese in più nel secondo trimestre del 2016 . Sassari meglio di Cagliari
 

Cresce il numero delle imprese nell’isola. Nel secondo trimestre del 2006 in Sardegna si registra un saldo positivo pari a 811, dato da 2.408 iscrizioni rispetto alle 1.597 cessazioni a fronte di 167.522 imprese registrate, confermando così il trend positivo nazionale. In Italia, infatti, nello stesso periodo preso in esame sono nate 38.081 nuove imprese. Lo rileva l'indagine su natalità e mortalità delle imprese italiane nel secondo trimestre dell'anno diffusi da Unioncamere - InfoCamere.
Società di capitale. A fare la parte del leone sono le società di capitale con un saldo positivo di 389 imprese: un dato figlio delle 561 iscrizioni e 172 cessazioni. A seguire le ditte individuali con 1.596 iscrizioni, 1.235 cessazioni e un saldo positivo di 361 imprese. Bene anche le altre forme di impresa con il segno più per 74 aziende tra 107 iscrizioni e 33 cancellazioni, mentre l'unico saldo negativo, meno 13, si registra nelle società di persone: su 144 iscrizioni sono state 157 le cancellazioni.
Boom di Sassari. Su base provinciale va meglio a Sassari, dove su 56.258 imprese registrate, 864 iscritte e 512 cessate il saldo è pari a più 352, e a Cagliari, con 69.385 imprese registrate, 987 iscrizioni, 660 cancellazioni e un saldo di 327. A Nuoro su 27.770 aziende registrate le iscrizioni sono state 405, le cancellazioni 313 e il saldo è di 92, mentre a Oristano su 14.109 imprese registrate sono 152 le nuove iscrizioni, 112 le cessazioni e il saldo è pari a 40.
Bertolotti. Secondo il presidente di Confcommercio Sardegna, Alberto Bertolotti, questi dati indicano che «i timidi segnali di ripresa stanno dando fiducia a imprese e famiglie, ma occorre uno scatto in più per poter parlare di uscita dalla crisi e che deve necessariamente derivare da politiche fiscali espansive e da una quanto

mai necessaria attività di incessante ascolto da parte della politica e delle amministrazioni locali nei confronti del mondo imprenditoriale. Il commercio e il settore ricettivo continuano a essere i comparti più dinamici e sui quali puntare per creare sviluppo e occupazione in Sardegna».