Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il nuovo Corso dei commercianti Bella la via pedonale ma «senza interventi siamo penalizzati»

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2016

Entusiasti i gestori dei locali: il fatturato è aumentato, stiamo assumendo personale

 

Mario Dessì si affaccia dalla sua cartoleria, marchiata Buffetti. «Quante persone ci sono in giro? Una ventina, forse. È ovvio che, quando nel Corso era consentito il passaggio delle auto, si lavorava meglio». L'altra faccia della pedonalizzazione dell'arteria cittadina: se chi vende cibi e bevande festeggia, gli altri commercianti, invece, si lamentano. Anche se nessuno ha voglia di fare le barricate. «Sia chiaro», riprende Dessì, «adesso questa strada è più gradevole a vedersi: in fondo, in tutto il mondo c'è la tendenza a liberare i centri storici dalle auto. Ma, a fianco a questo intervento, occorre farne altri». Quali? «Servono parcheggi di prossimità, magari collegati con navette. E occorre anche far sapere ancora meglio che i trasporti pubblici funzionano bene in città».
LE IDEE Nessuno, questa è l'impressione, vuole tornare indietro: il nuovo look del Corso piace. Però, questo è il sentire generale, sono necessari ulteriori interventi. «Durante il giorno», dice Carla Della Porta, della farmacia Fasciolo, «questa è una landa desolata: servono arredi, magari sarebbe bello sistemare qualche gazebo con punti informativi e giornali esteri per i turisti». Non solo. «Noi abbiamo perso molti clienti che non possono più raggiungerci con il bus: servirebbe qualche parcheggio per permettere, per esempio, ai disabili di raggiungerci facilmente».
IL FUTURO Luciana Deiana gestisce l'enoteca proprio nella zona pedonale. «È stata durissima», racconta, «andare avanti durante i lavori. Abbiamo perso tanti clienti che non potevano proprio raggiungerci. Adesso pian piano stanno tornando». Il nuovo Corso le piace. «Sento molti turisti: per loro è normale e attrattivo vedere zone senza auto. E mi dicono anche noi cagliaritani siamo un po' strani: le distanze in città, sontengono, sono talmente brevi che non serve girare in auto». Le quattro ruote solo per spostamenti lunghi. E, naturalmente, per lavoro. «Il mio problema è proprio questo: sono aumentati i costi perché i fornitori di vino devono prendere appuntamento per scaricare la merce. Basterebbe una zona di carico e scarico all'inizio della strada».
L'ENTUSIASMO Chi sorride, ovviamente, sono i gestori di ristoranti, bar e pub. «Da quando è zona pedonale», svela Gabriele Acquas dell'Old Square, «il fatturato è aumentato del 40 per cento. Da maggio a oggi ho fatto quattro nuove assunzioni». Le lamentele degli altri commercianti? «Arredi urbani? Hanno ragione. Ma questo è solo un test: ci è stato garantito che, una volta superato, gli interventi sul Corso saranno completati». Concorda Christian Mura del vicino Kubrick. «Anche noi siamo soddisfatti. Ora mi aspetto che venga risolto il problema della villa romana, del muro che divide a metà la strada e degli arredi urbani».
Marcello Cocco