Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Veleni sul concorso corale: Azzena: «Accuse ridicole»

Fonte: L'Unione Sarda
17 agosto 2016

Premi non assegnati all'Auditorium comunale, spunta una lettera

 

Schizzi di veleno sul concorso per cori “L'Isola in... canta”, che, un mese fa, ha richiamato sul palco del piccolo auditorium di piazza Dettori sedici formazioni polifoniche. Ad accendere le micce è una lettera firmata da un sedicente Bartolomeo Porcheddu, di Zerfaliu, che indica un numero di telefono cui però risponde un'ignara persona del Sud Italia e una via che nel paesino non esiste. Oggetto: «Come farsi una vacanza gratis». L'accusa è pesante: gli organizzatori del concorso, si legge nella lettera «si sono divisi una barca di soldi», incassando contributi regionali e quote di partecipazione ma non assegnando «primi e secondi premi per un totale di 5.200 euro».
FER.SA.CO Secca e circostanziata la replica di Antonio Azzena, presidente della Fer.sa.co, la Federazione sarda delle associazioni corali, cui aderiscono 62 cori di tutta l'Isola, organizzatrice del concorso: «Cifre sballate, accuse ridicole, come quella di non avere offerto il buffet. Semplicemente, la giuria, di livello internazionale (ne facevano parte l'olbiese Antonio Delitala e altri quattro maestri arrivati dalla Penisola, ndr) , ha ritenuto che in due categorie, la A e la C, nessun coro raggiungesse i requisiti minimi, stabiliti dal regolamento, per ottenere il primo premio. Molti cori non erano sufficientemente preparati». E i contributi regionali? «Non ne abbiamo ricevuti - si accalora Azzena - né sappiamo se ne riceveremo. Il concorso era finanziato con fondi della Federazione più le quote di iscrizione». Quote che, contrariamente a quanto asserito nella lettera non sono «di 200 euro a gruppo più 30 di iscrizione» ma di 100 euro, «e per partecipare non era obbligatorio essere iscritti alla Federazione». Che ne sarà dei soldi dei premi non distribuiti che fine faranno? «Restano nelle casse della Federazione, che presenta regolarmente il bilancio. Magari serviranno per il concorso dell'anno prossimo. Io, certo, non mi metto in tasca un euro: faccio questa attività per pura passione, mettendoci di tasca. Spiace sentirsi fare accuse del genere dopo tanti anni di impegno a favore del movimento corale sardo».
SUL WEB Regolamento, composizione della giuria e risultati finali sono pubblicati sul sito internet www.fersaco.it. Basta una visita per smontare buona parte delle accuse firmate dal sedicente Porcheddu: per le categorie A e C (rispettivamente classica e tradizionale/popolare) erano previsti 550 euro ai primi classificati, 300 ai secondi e 150 ai terzi, mentre per la categoria B erano previsti premi unici di 300 euro per i cori giovanili e per le voci bianche, entrambi assegnati. (m. n.)