Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Metro, dalla Regione fondi per una nuova linea

Fonte: L'Unione Sarda
4 agosto 2016

CONSIGLIO.

Otto milioni per la tratta Matteotti-Policlinico

 

Sul tracciato della metropolitana leggera la Regione pronta a investire altri 8 milioni di euro (con il Comune chiamato a svolgere un ruolo attivo nelle fasi di progettazione ed esecuzione in sinergia con l'Arst e la stessa Regione) per l'estensione della metro dalla stazione di via Roma verso gli ospedali fino al Policlinico universitario. Del progetto si è discusso l'altra mattina nella commissione Mobilità e traffico predieduta da Fabrizio Marcello (Pd). Il tracciato prevede la partenza dalla stazione Piazza Matteotti con prosecuzione per viale Trieste, Sant'Avendrace, San Michele, il cimitero di San Michele, via Is Cornalias, Su Planu, fino al Policlinico universitario.
Per Marcello «la rete di metropolitana leggera si pone l'obiettivo di riequilibrare la ripartizione modale degli spostamenti a favore del trasporto pubblico, attraverso un sistema che garantisca spostamenti più veloci e affidabili, con percorsi protetti e privilegiati, in un'ottica di ragionamento metropolitano». Questa tratta «unirà il centro della città con gli ospedali cittadini dislocati nei rioni periferici di Mulinu Becciu e di su Planu».
Di metropolitana si discuterà in Consiglio anche questo pomeriggio dopo l'illustrazione della variante al Puc - fatta martedì dall'assessore Luisa Anna Marras - necessaria per la realizzazione della linea 3, che collegherà (lavori al via nel 2017, costo 22,5 milioni di euro) la stazione di piazza Repubblica con quella di piazza Matteotti.
Gli ordini del giorno presentati da Fabrizio Marcello e Federico Ibba sulla scelta della sede della Asl unica a Sassari saranno unificati. Marcello sul tema ha pronto un nuovo ordine del giorno che impegna sindaco e Giunta «ad attivare una fase di confronto col presidente della Regione in forza di una ragionamento che tenga presente massa critica, rete di collegamenti, mobilità delle persone e servizi necessari per il corretto funzionamento del sistema sanitario locale, liberando ogni altra considerazione che non corrisponda a questi criteri per evitare che la scelta della sede dell'Azienda sanitaria comporti la perdita di sapere, professionalità ed esperienza del personale, oltre ai collegamenti, ai servizi della Città Metropolitana». (p. p.)