Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Anas: troppi ritardi sulla 195 L'assessore: «Tolleranza zero»

Fonte: L'Unione Sarda
3 agosto 2016

La ditta: lavori ricevuti due anni dopo. Maninchedda: no a banchetti nell'Isola

 

Una fucilata dalla Regione e schiaffi dall'Anas, che non esclude la rescissione del contratto. Anzi. La Grandi Lavori Fincosit finisce sotto accusa per i ritardi accumulati nella costruzione della nuova Sulcitana a quattro corsie. Lungaggini “inaccettabili”, per l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda, che nei giorni scorsi ha scritto al presidente nazionale della società delle strade, Gianni Armani, chiedendo la revoca dell'appalto da 139 milioni per la strada che deve collegare Cagliari con Pula. Un'opera attesa da vent'anni. Mentre le croci sul ciglio della carreggiata sono aumentate, le file dei weekend estivi sono un appuntamento fisso e il traffico dei mezzi pesanti da e per le zone industriali - e si parla di Macchiareddu e Sarroch - prosegue su una sola corsia per senso di marcia.
L'ANAS In via Biasi a Cagliari, sede di Anas, il capo compartimento Valerio Mele è sulla stessa linea della Regione. E finora non è stato a guardare: «Anas», spiegano dalla società, «ha continuato a riscontrare dei ritardi sull'avanzamento dei lavori sui due lotti in costruzione, parte dei quali dovuti all'impresa appaltatrice, prontamente comunicati alla Regione che finanzia l'opera, a seguito dei quali sono stati emessi diversi ordini di servizio volti a sollecitare l'incremento delle produzioni». Ma le pressioni messe in campo finora non sono state sufficienti: «Dopo una fase in cui, anche a seguito dei solleciti impartiti, le attività sono andate aumentando», prosegue la nota della Spa, «non si è avuto il continuo incremento di produzione necessario e richiesto, pertanto si è arrivati ad emettere l'ultimo ordine di servizio lo scorso giovedì. Questi provvedimenti vincolano l'Ati (la Glf lavora con la Eds Infrastrutture, ndr) a velocizzare i lavori e consentono ad Anas, qualora privi di riscontro, di prendere adeguate misure nei confronti dell'appaltatore, tra cui anche la rescissione». Quindi: o le ditte si danno una mossa o il contratto verrà stracciato. Con le inevitabili battaglie legali, e gli ulteriori ritardi, conseguenti. L'Anas sta studiando soluzioni per il problema, prima di ricorrere alla mazzata finale: «Stiamo rimodulando il programma lavori in modo da poter recuperare il più possibile lo slittamento dei tempi sino ad oggi accumulato anche a causa dei ritardi dell'impresa, cercando anche di predisporre un'apertura della strada in tratte funzionali, soluzione non prevista dal progetto, ma che consentirebbe di poter usufruire dell'opera nel più breve tempo possibile».
LA SOCIETÀ Alla Grandi Lavori Fincosit, guidata da Vito Gamberale, non ci stanno a passare per inefficienti: «A chi vuole dare un giudizio», dice il responsabile dell'appalto sardo, l'ingegner Ernesto Tedeschi, «consiglio di fare prima una visita nei cantieri. Non posso condividere quanto sostenuto dall'assessore Maninchedda: ogni giorno abbiamo 180 operai in campo. E non è colpa nostra se i lavori sono stati consegnati solo nel 2014, con due anni di ritardo». Per il resto «le domande vanno poste all'Anas, il contratto ce l'abbiamo con loro, non con la Regione». Che, però, mette i soldi.
I SINDACI Le ultime notizie preoccupano i sindaci dei comuni attraversati dalla strada. «Per noi la quattro corsie è vitale», spiega la prima cittadina di Pula Carla Medau, «perché è l'unica via di collegamento verso il capoluogo, non ci sono alternative su rotaia. Condivido la posizione di Maninchedda, se serve a mettere pressione alle imprese, ma spero che una eventule rescissione non porti ulteriori lungaggini». Chiede prudenza, da Capoterra, il collega Francesco Dessì: «Prima di stracciare il contratto con le ditte cercherei di battere tutte le strade possibili per sollecitarle ad accelerare. Ci saranno pure delle penali per i ritardi. Perché se si dovesse innescare un contenzioso non possiamo sapere come andrà a finire e in quali tempi».
LE ALTRE GRANE Ma Maninchedda ormai ha reso pubblica la sua linea: «Tolleranza zero con le imprese di fuori che vengono a banchettare in Sardegna». Rapide quando si tratta di vincere le gare, lente quando ci sono da concludere i lavori. Sul suo blog l'assessore rende noto che anche per il lotto 9 della Sassari-Olbia - vinto dal consorzio emiliano e rosso CCC, ora trasformato in Consorzio Integra -, fermo al 70 per cento dell'opera, ha chiesto all'Anas che il contratto venga strappato. Al limite il rapporto con la De Sanctis Costruzioni, per un lotto della nuova 125: «Siamo a un pelo dallo scontro: con calma ha presentato il progetto esecutivo ma non ha adeguato i ponti alle nuove norme varate dal Distretto idrografico, per cui adesso accumulerà ritardi».
Enrico Fresu