LE TABELLE. Uffici, sono diminuite le spese sostenute dal Comune

Poco più di mezzo milione di euro in affitti pagati dal Comune. Sono lontani i tempi in cui palazzo Bacaredda versava canoni milionari per l'utilizzo di immobili.
Un vecchio esempio? La biblioteca di via Newton, che costava oltre 200 mila euro all'anno. La certificazione dell'abbattimento delle uscite sta nelle tabelle stilate dal servizio Patrimonio che riassumono le spese per il 2015.
L'affitto più alto - oltre 331 mila euro - viene pagato all'Agenzia del Demanio per il Palazzo di giustizia, che poi viene utilizzato dal ministero. In via Sonnino 177, per uno spazio in uso alle Politiche sociali, sono stati versati poco più di 13 mila euro alle famiglie Virdis e Serra. Meno di 19 mila euro sono stati pagati ai Pazzola-Canu per un immobile in via Molise 40, sempre usato dalle Politiche sociali.
I soldi girano in casa, e finiscono nelle casse della società Ippica controllata dal Comune, per un parcheggio in via Isola di San Pietro, al Poetto: 81 mila euro l'anno. Altra cifra consistente - 41.112 euro - il Comune la sborsa per l'immobile tra via de Gioannis e via Loru: a incassare è Area.
Altro proprietario al quale vengono versati soldi, per l'utilizzo di alcune aree, è l'Autorità portuale, padrona di metri quadri in viale Colombo, via Riva di Ponente e intorno allo stadio: ma per tutto, in un anno, non si arriva agli ottomila euro. Mentre la Regione concede a titolo gratuito lo sterrato usato come parcheggio a Marina Piccola.
E. F.