Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un anno fa la richiesta alla Regione

Fonte: L'Unione Sarda
2 agosto 2016

La delibera

 

«È urgente per l'amministrazione rientrare nella disponibilità immediata degli immobili»: così la giunta guidata di Massimo Zedda scriveva alla Regione, con una delibera, l'8 settembre dell'anno scorso. Nulla si è mosso. L'atto firmato dal sindaco trattava l'emergenza di via Flumentepido e dell'ex scuola Mereu.
Il Comune chiedeva alla Regione di trovare, con la massima rapidità, case alternative alle famiglie che occupavano gli stabili, sui quali erano stati approvati importanti progetti. I destinatari erano l'assessorato regionale ai Lavori pubblici e Area. Nella delibera si faceva riferimento anche alle interlocuzioni in corso tra gli uffici. Ma, a quanto pare, i risultati non sono arrivati. Perché gli immobili non sono ancora disponibili e, a distanza di un anno, l'assessore comunale Gianni Chessa si trova costretto dagli appalti aggiudicati a forzare la mano. Già in quel documento, ormai vecchio di undici mesi, si parlava della ricerca di soluzione provvisorie per dare un tetto agli abusivi: «L'amministrazione», c'era scritto, «ha proposto agli occupanti, quale soluzione finché non verrà individuata una valida alternativa che metta fine al problema, la possibilità di essere ospitati negli alloggi della casa albergo sita in via Tiepolo, ma l'ipotesi è stata rifiutata dagli interessati». Che intanto vivono senz'acqua, luce e gas. Anche gli allacci sono abusivi. Allora gli occupanti avevano rifiutato la casa albergo, ora sembra l'unica via d'uscita. Ad alta tensione. (e. f.)