Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Progetti bloccati dagli abusivi

Fonte: L'Unione Sarda
2 agosto 2016

IMMOBILI PUBBLICI. Chessa: «Non si può più aspettare, spero che non ci sia resistenza»

 

Pronti investimenti milionari: a settembre il via ai traslochi

 

 


Un'emergenza sociale, ma non solo: le occupazioni abusive di immobili pubblici bloccano anche investimenti milionari. «Ma a settembre dobbiamo partire con i cantieri, le famiglie che hanno sfondato verranno trasferite. L'alloggio provvisorio sarà nella casa albergo di via Tiepolo»: l'assessore ai Lavori pubblici, Gianni Chessa, parla degli appalti sull'ex scuola Mereu e su quella di via Flumentepido. Tra viale Regina Elena e le mura di Castello deve nascere un asilo, a Is Mirrionis - per paradosso - dovrebbero sorgere case di edilizia popolare. Progetti approvati, bandi aggiudicati da anni, ma è tutto fermo a causa delle occupazioni.
È caduto nel vuoto un appello lanciato alla Regione - indirizzo di Area - dalla giunta Zedda a settembre 2015, addirittura con una delibera, per la ricerca di alloggi alternativi. Il tempo è scaduto: «Ho l'obbligo di partire con gli interventi, non si può più aspettare», spiega Chessa, spero che chi ha occupato non faccia resistenza. L'obiettivo è evitare le maniere forti. Lavoreremo con le Politiche sociali e il Patrimonio».
Assessorati che hanno altre grane, sempre a causa di immobili usati senza autorizzazione: succede nella vecchia scuola di via Zucca, a Pirri - dove numerose famiglie vivono senz'acqua -, nel centro sociale della vecchia scuola Manno di via Lamarmora a Castello (Sa Domu - Studentato occupato) e ancora in viale Regina Elena, dove un tempo c'era il locale Giardini di Charanga. Capita in alcune case popolari. E in strutture in pieno centro, non solo comunali. Come tra via Paoli e via Bacaredda: in uno stabile diroccato il cancello è chiuso con una catena, le lenzuola sono stese. Alcuni ragazzi hanno sfondato. Si sono appropriate di un parco, invece, le famiglie che hanno requisito un edificio delle Ferrovie, in una traversa di viale la Plaia. Tutte storia di disperazione e disagio. Ma l'emergenza, adesso, è per via Flumentepido e l'ex scuola Mereu.
L'edificio diroccato di Is Mirrionis deve essere abbattutto. Lo prevede un progetto approvato nel dicembre del 2013. A marzo dell'anno scorso è stato anche aggiudicato l'appalto, alle ditte Fratelli Pisci-Intercos e Inco: con un budget che sfiora i 5 milioni dovranno costruire 150 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Negli spazi tra Villanova e Castello, invece, l'investimento è di 260 mila euro: la ditta Antonello Atzeni di Isili aspetta lo sgombero, da aprile 2014, per trasformare la struttura in un asilo agibile.
Enrico Fresu