Accoglienza turistica anche di domenica: lettera di Marzia Cilloccu ai commercianti
Appello dell'assessora in vista dello sbarco di 8.000 croceristi
Accoglienza turistica significa anche, e soprattutto, tenere le botteghe aperte, cosa che per anni è stata sottovalutata se non, addirittura, ignorata. Con questo spirito, l'assessora al Commercio Marzia Cilloccu ha lanciato un appello alle associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti, affinché domani non ci sia la serrata. Non fosse altro che per gli ottomila croceristi - e qualche migliaio degli equipaggi della “Navigator of the Seas” e della “Carnival Vista” - che sbarcheranno al molo Rinascita, nel terminal appena inaugurato, e si riverseranno nelle vie del centro.
SBARCO DA RECORD Due giganti del mare, di proprietà della Royal Caribbean International e della Carnival Cruise Lines, per un'invasione straordinaria e, almeno per quanto riguarda Cagliari, da record. Inevitabile la preoccupazione dell'assessora. «Sono una commerciante anch'io - spiega - e mi è sembrato del tutto naturale invitare le associazioni in questa campagna di sensibilizzazione. Se vogliamo davvero credere nella città turistica è necessario cominciare a dare dei segnali. Devo però ammettere che cambiamenti in positivo in questi ultimi anni ce ne sono stati. Intanto perché la città è diventata più bella e lo sarà sempre di più, ma il solo aspetto esteriore non è sufficiente, serve altro e lo sappiamo. Ma da qualcosa dovremmo pure iniziare».
RITORNO ECONOMICO Dalle crociere, appunto. Da uno studio economico commissionato non molto tempo fa, è stato rilevato che un crocerista spende 50-60 euro in media durante la sua visita nel territorio dove di solito si trattiene per sette otto ore. Una banale moltiplicazione renderebbe l'idea meglio di tante teorie sui flussi turistici e sul concetto di accoglienza.
CONFCOMMERCIO «Sono felice per l'iniziativa di Marzia Cilloccu - dice Emanuele Garzia, consigliere di Confcommercio - ma noi, come associazione, siamo da sempre impegnati su questo fronte. Basti vedere il quartiere Marina, con ristoranti e negozi che non conoscono giorni di chiusura. Da anni cerchiamo di far capire che noi offriamo un servizio, non solo merci. Capisco anche che si tratta di una questione culturale, altrove, specie nelle località marine, è un'abitudine aprire i negozi la domenica, spero che in un futuro non lontano lo sia anche qui».
MARINA E STAMPACE Il punto è che a Marina, e in parte a Stampace, non ci sono particolari problemi, nel senso che cinesi, pakistani, indiani, cingalesi e africani di diversi Paesi hanno le loro colorate botteghe aperte a prescindere. E poi i negozi di souvenir e oggettistica sarda che non conoscono giorni di riposo. Del resto, è la tappa obbligata della massa di turisti che quotidianamente arriva in città. E i croceristi a maggior ragione non possono manco evitare di finire nei vicoli oltre il waterfront.
LA VETERANA C'è chi non mai avuto bisogno di essere sollecitata per andare in negozio la domenica, anche quando di navi da crociera non se ne vedeva una. «Ho lavorato 40 anni in via Roma - racconta Rosa Lai, titolare del “Bazar dell'artigianato sardo” di via Baylle - e da 19 sono qui. A 82 anni, mi creda, non ricordo di aver chiuso il negozio la domenica. Adesso non è più come un tempo, prima la gente comprava ora chi entra chiede il prezzo e se non gli sta bene se ne va. Ma non mi lamento, tutto sommato il bilancio è positivo».
CONFESERCENTI Roberto Bolognese, presidente Confesercenti, plaude all'assessora Cilloccu ma non lesina critiche alla Regione: «L'appello non ci trova impreparati, sotto questo punto di vista è da tempo che noi ci siamo attivati. Piuttosto, dispiace che i Consorzi creati dai commercianti languano. Ben venga l'invito del Comune ma vorremmo sapere, come associazione, a che punto è la legge regionale sui Consorzi. È fondamentale per pianificare eventi e collaborazioni, noi siamo sempre stati disponibili a unire la cultura e le tradizioni per le manifestazioni nei quartieri. Tra l'altro sono progetti cofinanziati, con una minima parte dal pubblico. Ma la legge è necessaria».
Vito Fiori
La scommessa
«Un settore
in crescita
che in futuro
darà molto»
«Non tutti aprono la domenica, ma da un po' di tempo in qua i commercianti stanno cambiando, hanno un approccio diverso. Con i croceristi la città si gioca l'immagine, bisogna accoglierli bene e fare in modo che tornino. I commercianti si stanno organizzando, hanno creato Comitati e Consorzi e ormai ci si sta avviando a una piccola e graduale rivoluzione nello svolgere la propria attività». L'assessora Marzia Cilloccu, essendo nata in una famiglia di commercianti (la famiglia è proprietaria di un'importante gioielleria), conosce molto bene le dinamiche e le difficoltà del settore. «Molte sono aziende familiari, senza dipendenti esterni e tenere aperto tutta la settimana non è facile. Io mi sono permessa di fare questo appello nell'interesse della città, anche perché il crocierismo è un settore in grande crescita e negli anni a venire può dare realmente un contributo all'economia del nostro territorio. Dobbiamo crederci e smetterla di lamentarci sempre e comunque».