Rassegna Stampa

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Zedda bis, è ancora scontro. I renziani: “Il nostro assessore era Montaldo”

Fonte: web sardiniapost.it
11 luglio 2016

 

“C’è un grande assente nell’interessante intervista al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, apparsa su L’Unione Sarda dello scorso 8 luglio sul varo della nuova Giunta comunale”. Lo scrive, in un post su Facebook, l’ex consigliere regionale Chicco Porcu, renziano della prima ora che torna sull’esclusione dall’Esecutivo di Nicola Montaldo, il segretario cittadino del Pd indicato dalla componente democratica come assessore, ma sostituito da Zedda con Claudia Medda.

 

Porcu, che interviene a nome di tutta l’area di cui fanno parte anche i consiglieri regionali Gavino Manca e Piero Comandini, scrive: “Un grande grazie per il lavoro svolto da una persona che della Giunta non farà mai parte, Nicola Montaldo, segretario del Pd cittadino. Nicola ha contribuito in maniera determinante alla vittoria al primo turno di Zedda, lavorando con saggezza e lungimiranza dimostrate costantemente negli ultimi dodici mesi. A ottobre, con i sondaggi che davano in bilico il successo di Zedda, ha tenuto botta alla richiesta di primarie per non rischiare di dividere il centrosinistra. A dicembre, nel pieno della spaccatura tra Pd e Sinistra Italiana (si ricordino i casi di Fassina a Roma e Airaudo a Torino), ha dato ugualmente il via libera alla candidatura di Zedda convinto che i rinvii provocati dallo scenario nazionale avrebbero finito per logorare il candidato sindaco uscente. Nei mesi successivi – prosegue Porcu – Nicola ha continuato a lavorare intensamente per comporre e allargare la coalizione al Partito Sardo d’Azione, un’alleanza su cui molti storcevano il naso, ma risultata decisivo per la vittoria al primo turno”.

Porcu rileva: “Per tutti questi motivi, sono tra quelli che riteneva scontato che sarebbe stato lo stesso sindaco a suggellare questo percorso unitario e questa ritrovata intesa offrendo a Nicola Montaldo di continuare il lavoro comune per la città con un suo ingresso in Giunta.


Per intenderci: non stiamo parlando di un politico di lungo corso, ma di uno stimato professore della facoltà d’Ingegneria cagliaritana, chiamato come visiting professor in università prestigiose di tutto il mondo. Una persona preparata e capace con una splendida famiglia, ma, a quanto pare, con il solo difetto di essere appassionato di politica e innamorato della sua città”.

L’ex consigliere regionale entra così nel merito dell’intervista a Zedda. E scrive ancora: “Nel descrivere i motivi delle scelte fatte, il sindaco spiega che c’è chi entra in Giunta perché è mio amico (riferimento a Danilo Fadda), oppure chi, avendo transitato in più partiti, è utile perché si lancia un segnale in più direzioni (riferimento a Gianni Chessa). Per seguire il ragionamento di Zedda, se l’esperienza e i titoli mancano, si può entrare lo stesso se si è in contatto con la fonte: il premier Renzi (riferimento a Claudia Medda). E se un potenziale assessore, rimasto in splendida solitudine, rinuncia preoccupato del rischio di mortificare il ruolo determinante svolto da Pd, come ha incredibilmente fatto Barbara Argiolas, secondo Zedda lo fa, non per dignitosa scelta politica, ma perché per lei stanno lavorando a livello regionale. Cioè ambisce a più alti incarichi”.

Giovedì 6 luglio, quando Zedda alle 17 ha ufficializzato la Giunta, in Comune erano in ritardo di un’ora proprio per via della rinuncia fatta dall’ex assessora al Turismo e alle Attività produttive.

Porcu conclude così: “Certo che anche se questa fosse la spiegazione – si legge ancora sul passo indietro della Argiolas – rinunciare a una poltrona piuttosto che utilizzarla come trampolino per più alti incarichi, come troppo spesso succede, è un gesto raro che forse meritava una considerazione diversa.


Insomma in quella intervista manca un grande grazie e forse manca anche la politica. Quella di un tempo, quella fatta di valori condivisi, di una visione comune, di percorsi politici frutto di studio e di lavoro e non di amicizie o incontri occasionali. A quanto pare quel tipo di politica non va più di moda. È superata, è in crisi come lo sono i partiti di oggi. Ma se mai questa fase passerà, lo si dovrà a persone limpide e appassionate come Nicola Montaldo e Barbara Argiolas”.

È chiaro che nel Pd sardo si è formata una nuova alleanza tra soriani e renziani della prima ora. Si tratta di un ribaltamento rispetto all’assetto del congresso regionale del 2013. Un ribaltamento che nelle prossime settimane segnerà la trattativa per la scelta del segretario a tempo.