Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La città apre al turismo low cost

Fonte: La Nuova Sardegna
20 aprile 2009

DOMENICA, 19 APRILE 2009

Pagina 1 - Cagliari



Inaugurato l’ostello realizzato nell’ex ospedale medievale



Trentacinque stanze e 22 euro a notte, in arrivo centinaia di prenotazioni

CAGLIARI. Nel milleduecento era un convento, poi diventò il primo ospedale della città e infine persino una scuola. Da ieri mattina quell’antico palazzo che si affaccia sulle scalette San Sepolcro ha trovato la sua ideale destinazione: è un albergo low-cost con trentacinque stanze. A gestirlo sarà l’Associazione ostelli della gioventù, che annuncia: «Siamo già quasi al completo e il novanta per cento degli ospiti è straniero».
Dopo anni di lavori resi interminabili dalla burocrazia e dalla particolarità del posto, stretto in una viuzza dove è stato impossibile far passare una gru, la città ritrova un altro edificio storico e si rivolge finalmente al turismo in formato giovanile. Giustificata dunque la soddisfazione del sindaco Emilio Floris, che ieri mattina ha inaugurato ufficialmente la struttura insieme con l’assessore comunale alle politiche giovanili Anselmo Piras, il presidente della Camera di commercio Giancarlo Deidda e i padroni di casa: Vanni Cecchinelli e Luigi Lao, rispettivamente presidente nazionale e regionale dell’Aig.
Disposto su quattro piani, di cui uno seminterrato, il nuovo ostello offre una mensa, una sala convegni, una lavanderia e prezzi concorrenziali: soggiornarci, prima colazione compresa, costerà appena 22 euro a notte. Non male per un luogo che sta proprio al centro della città, a cinque minuti dal porto, dalla stazione e dal quartiere medioevale di Castello. Un altro fondamentale tassello per il rilancio del rione della Marina, sempre più cuore pulsante e multietnico, con palazzi riportati a nuova vita da una borghesia professionale più che mai attiva, nell’aria il profumo dei gamberoni arrosto che si mescola con quello del kebab pachistano, del sushi giapponese, dello zighinì etiope e degli involtini primavera. In mezzo alle trattorie, tanti Internet point e lavanderie a gettone gestite da senegalesi, ma anche caffè letterari frequentati ogni giorno da appassionati che organizzano reading, concerti e incontri con gli autori. Per Cagliari davvero un gran biglietto da visita al costo di due milioni e mezzo di euro trovati tra i fondi di una legge regionale del 1998 finalizzata alla creazione di posti di lavoro stabili.
Una volta impartita la benedizione da don Mario Cugusi, il parroco del quartiere, ieri mattina si è dato il via alla cerimonia di inaugurazione: «Il recupero di questo ostello non è stato facile - ha spiegato il sindaco Emilio Floris - e sono contento di poter dire che da ora la città si potrà rivolgere davvero ai giovani e alle famiglie di tutto il mondo, inserendosi in una rete, quella dell’Aig, che conta ben cinquemila alberghi in tutto il pianeta».
Grande soddisfazione anche da parte dell’assessore Anselmo Piras, che ha parlato di «un esempio di come il pubblico abbia vinto una scommessa contro la burocrazia». E di Giancarlo Deidda, presidente della Camera di commercio, che ha invece sottolineato che «si tratta di una struttura splendida ed è bello sapere che, per recuperarla, in consiglio comunale maggioranza e opposizione hanno votato all’unanimità».
Tra i primi ospiti dell’ostello, un ragazzo australiano e una coppia di settantenni arrivati dall’Olanda.
Ma è soltanto l’inizio. Le prenotazioni sono in arrivo da ogni parte del mondo, segno chiaro che quando l’offerta è allettante - anche sotto il profilo economico - le risposte positie non tardano.
Andrea Massidda