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Caro-ombrellone, estate da salasso in Sardegna. 80 euro per una giornata

Fonte: web SardegnaOggi.it
27 giugno 2016

 

Caro-ombrellone, estate da salasso in Sardegna. 80 euro per una giornata
I prezzi continuano a salire, picco nell'Isola. Aumento del 5,2 per cento, una famiglia spende in 24 ore un vero e proprio tesoretto. "Gli stabilimenti balneari offrono sempre più servizi".



ROMA - Al mare l'offerta è sempre più ampia ma i prezzi continuano a salire anche quest'anno. E con l'arrivo del caldo gli italiani fanno i conti con il caro-ombrellone. Da nord a sud gli aumenti in media sono del 2,4 per cento rispetto all'estate 2015. Ed è così che tra ombrelloni, sdraio, lettini, e vari servizi, una giornata al mare può costare, in media, 59 euro per una famiglia composta da due adulti e due bambini. Prezzi che possono arrivare fino a un picco di 78 euro in Sardegna. I costi salgono con gli extra, dal cibo alla doccia, parcheggio e cabina, che pesano dai 23 ai 38 euro in più (in media 30,40 euro). Servizi che fanno lievitare la spesa fino alla cifra record di 80 euro in Sardegna. È quanto emerge da un'indagine condotta dall'Adoc, diffusa dall'Adnkronos. Nonostante la crisi e il maltempo, che fino a qualche giorno fa ha imperversato in molte località, l'associazione dei consumatori rileva inesorabili aumenti dei prezzi. "Rispetto allo scorso anno abbiamo registrato un contenuto aumento dei prezzi per l’utilizzo dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari, in media nell’ordine del 2,4 per cento" dichiara Roberto Tascini, presidente dell’Adoc.

D'altra parte, gli stabilimenti balneari si presentano sempre più al passo con una clientela esigente di tutte le età e offrono sempre più servizi. Ristoranti, discoteche, campi da beach volley, piscine super attrezzate. Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le tasche dalla cabina 'sharing' ai pacchetti per fasce orarie, e poi super sconti e abbonamenti di ogni tipo. Le Regioni dove si registrano i maggiori aumenti sono Sardegna (+5,2 per cento) e Campania (+4,1 per cento), seguite da Puglia e Abruzzo (+3,8 per cento), Basilicata e Marche (+3,7 per cento). Mediamente, i costi da sostenere per il solo utilizzo dei servizi standard degli stabilimenti è pari a poco meno di 30 euro per famiglia. Ma nel calcolo dei costi da sostenere per una giornata al mare vanno inseriti quelli destinati alla ristorazione, con una spesa media di 25 euro a famiglia e gli extra.

 

La spesa (ingresso, ombrellone, lettino, sdraio) per un giorno va da un minimo di 25 euro in Campania, Sicilia e Molise ad un massimo di 40 euro in Sardegna. Tirando le somme la media in Italia arriva a 29,80 euro. "Gli stabilimenti balneari, se ben gestiti, possono diventare il primo baluardo per la tutela dell’ambiente costiero e marittimo ed essere il giusto viatico per il rilancio del turismo, sia balneare che culturale, e dell’economia blu, legata al mare – continua Tascini - il settore sicuramente non vive un buon momento, il calo delle presenze e degli investimenti degli ultimi anni, dovuto anche alla continua incertezza sulla durata delle concessioni, ha inciso profondamente sulla loro economia, soprattutto al Sud". "Sarebbe opportuno", suggerisce Tascini, "mantenere aperta la stagione balneare anche dopo la fine dell’estate, in particolare nelle Regioni più favorite dal clima. I prezzi più bassi nei periodi classicamente fuori stagione possono costituire un incentivo in più per le famiglie".