Rassegna Stampa

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CAGLIARI, Restaurata e restituita alla città la tomba di Rubellio

Fonte: web Ad Maiora Media
21 giugno 2016

CAGLIARI, Restaurata e restituita alla città la tomba di Rubellio
 

Stamattina la città di Cagliari ha potuto ‘riabbracciare’ la tomba di Rubellio, un pezzo di storia che è stato riconsegnato ai cittadini dopo il completamento dei lavori di restauro di una parte del complesso funerario di età romana. L’intervento, iniziato nel 2011, è durato circa due anni ed è stato finanziato dalla società Arcus per un importo pari a 270 mila euro. L’intervento ha riguardato sia il sepolcro, che Rubellio fece costruire per sé e per le sue due mogli, sia le tre tombe adiacenti. L’obbiettivo del restauro, come hanno spiegato gli esperti nella conferenza stampa, è stato quello di contrastare il degrado del banco roccioso e di sperimentare nuove metodologie più adeguate al mantenimento dei calcari locali da adottare nei futuri interventi. Il soprintendente Marco Edoardo Minoja ha spiegato e illustrato l’intervento: ”Un lavoro di grande impatto, anche perché restituisce alla città un sito lasciato per molto tempo al degrado. Questo intervento si inserisce in un quadro più ampio che comprende il consolidamento della Grotta della vipera e l’area ‘spiga e pesci’ all’inizio di viale Sant’Avendrace. Il tutto, grazie all’impegno delle amministrazioni interessate”.

L’intervento è stato completato nel 2015 con il contributo di 16 mila euro da parte del Comune di Cagliari, che ha consentito di pulire e mettere in sicurezza altri due ambienti funerari attigui, ampliando così il percorso di visita. La necropoli di Tuvixeddu è, inoltre, oggetto di un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Soprintendenza Archeologia della Sardegna e dal Dipartimento di Storia, ceni culturali e territorio dell’Università di Cagliari per attivare un programma congiunto di ricerche, studi e pubblicazioni. Il progetto avrà una durata di cinque anni (rinnovabili per altri due) e sarà focalizzato sulle ricerche e sugli scavi effettuati sul colle nell’Ottocento e nel Novecento non ancora studiati a fondo e, pertanto, ancora poco noti, con particolare riferimento ai tipi tombali, agli elementi decorativi e simbolici, alle pratiche funerarie, ai corredi e agli arredi funerari della necropoli punica.

Roberto Melis