Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ascensori, luglio mese decisivo

Fonte: L'Unione Sarda
20 giugno 2016

CASTELLO. I soldi non bastano: uno dei quattro impianti dovrà attendere altri finanziamenti

 

Cabine doppie con aria condizionata: prime offerte per il bando

 


Ce ne daranno due al posto di uno. E, soprattutto, funzioneranno sempre o quasi: almeno, così promettono. Gli ascensori pubblici che conducono alla parte alta della città saranno sostituiti con impianti nuovi e, soprattutto, dotati di motori diversi: non più oleodinamici, inadatti perché surriscaldano e quindi si bloccano continuamente, bensì elettrici.
IL BANDO I fondi, un milione e duecentomila euro raccolti tra li avanzi di bilancio di diversi anni e messi a bando tra Natale e Capodanno, stanno per essere spesi: le prime offerte per il bando che prevede la sostituzione degli impianti sono già arrivate in Municipio, dove si attenderà fino a luglio. Poi si apriranno le buste. A Palazzo Bacaredda sperano di poter affidare i lavori a fine estate per tre impianti, sui quattro esistenti: già, perché la somma destinata all'intervento non basterà per avere tutti gli ascensori nuovi, quindi uno dovrà attendere.
NUOVI MOTORI Impianto doppio in viale Regina Elena a fianco al parcheggio Apcoa (infatti, al Comune conta per due), un ascensore unico alla Passeggiata coperta e l'ultimo alle Scalette Santa Chiara, dietro piazza Yenne: questa la mappa dei cosiddetti “trasporti verticali” (così li definiscono in burocratese) della città, che nei mesi scorsi sono stati quasi tutti sottoposti a manutenzione straordinaria. Si bloccano un po' meno rispetto a prima, ma lo fanno spesso: il problema del surriscaldamento è strutturale fin dal primo giorno, e non si può risolvere se non mandando in pensione i motori termoidraulici. Per questo la gara mandata a bando dall'ex assessore Mauro Coni prevede i ben più affidabili motori elettrici.
CHE COSA CAMBIA È la novità più importante prevista nel bando, ma non è certamente l'unica. Due ascensori al posto di uno, si diceva: sì, perché per ogni impianto che conduce a Castello le cabine saranno due. Mentre una sale, insomma, l'altra scende, il che dimezzerà i tempi d'attesa. Altra novità importantissima sarà l'aria condizionata, che attualmente non c'è, come sanno bene i castellani e i turisti soprattutto quando rimangono bloccati nell'ascensore rovente (d'estate succede più spesso, naturalmente, considerato che il problema è il surriscaldamento).
I TEMPI Difficile stabilire quando inizieranno i lavori, anche perché per ogni appalto di un certo valore assegnato c'è di solito una sfilza di ricorsi al Tar, ma se si vuole essere ottimisti si può immaginare che a fine anno la sostituzione degli impianti sarà iniziata. Restano da stabilire i tempi degli interventi: quasi certamente si lavorerà su un impianto per volta, per non privare Castello di tutti i suoi “trasporti verticali”. Finito il primo e il secondo (al parcheggio Apcoa in viale Regina Elena), si passerà al terzo.
UNO RESTA FUORI Sarà come giocare a poker “col morto”, proprio perché 1,2 milioni di euro non bastano per sostituire tutti i quattro impianti con le nuove doppie cabine. E il “morto”, con ogni probabilità, sarà l'ascensore dietro piazza Yenne, cioè quello che ha il percorso più breve e, considerato che non ha goduto della recente manutenzione straordinaria riservata agli altri, è anche quello messo peggio. Non a caso, è fuori servizio da molti mesi. Tuttavia, funzionerà: un secondo appalto bandito dall'assessorato di Coni prima della scadenza della legislatura riguarda proprio la messa in funzione di quell'impianto, mantenendo però la cabina unica che già c'è e il motore oleodinamico. Alla Giunta Zedda 2.0, ancora da nominare, spetterà trovare i fondi per rifare daccapo l'ascensore alle Scalette Santa Chiara, anche questo con doppia cabina e motore elettrico. Sui tempi, considerato che ancora non ci sono nemmeno i soldi, è inutile fare previsioni in modo evitare, a chi lo utilizzava, forti sbalzi di umore. Per ora, è meglio lasciarlo fisso al punto più basso.
Luigi Almiento