Conguagli Abbanoa non hanno niente a che vedere coi consumi anni 2005-2011 (Paolo Maninchedda)
È stato ben chiarito ieri (durante l’incontro coi sindaci, ndr) che i conguagli non hanno niente a che vedere con i consumi degli anni 2005-2011. Ho cercato di spiegare ciò che tendenzialmente viene nascosto alla gente. Il prezzo dell’acqua, come dell’energia elettrica e del gas, non viene determinato giornalmente dalle oscillazioni di mercato prodotte dal gioco della domanda e dell’offerta. Il prezzo dell’acqua è fissato da un’autorità sulla base di stime di consumi e di costi e resta fisso per almeno un biennio. Il prezzo è determinato su previsioni e stime.
Al termine del biennio, si verifica se il prezzo è stato congruo oppure no e, in caso negativo, si emettono i conguagli a pareggio. Il conguaglio può avere solo due cause: o costi imprevisti o ricavi mancati perché sovrastimati. L’Enel fa questo da una vita. Nel caso di Abbanoa i conguagli sono in larga misura generati da ricavi sovrastimati dall’Ente d’Ambito di allora, in funzione di tenere bassa la tariffa. Infatti, se consideriamo il valore dei costi delle società confluite in Abbanoa e li attualizziamo, si arriva a 221 milioni di euro l’anno, a fronte dei costi di Abbanoa che ammontano a 196 milioni di euro l’anno (sto dicendo che rispetto al passato, Abbanoa in dieci anni ha fatto risparmiare ai sardi 250 milioni di euro).
I conguagli sono decisi per legge dall’Autorità per l’energia. Tutte le regioni d’Italia li hanno pagati nel 2014. Che cosa ha fatto la Regione Sarda? Ha chiesto la rateizzazione e la posticipazione della prima rata. In sostanza ha spalmato in sei anni (2014-2020) il tempo di recupero dei conguagli e in quattro anni la rateizzazione. Poco o molto che questo possa sembrare, di fatto si è cercato di rimediare a un errore del passato, in modo da far sì che l’impatto sugli utenti fosse più o meno quello che ci sarebbe stato se l’adeguamento tariffario fosse stato realizzato ogni biennio. I conguagli non vengono né nella determinazione né nell’importo dalla Regione; la rateizzazione è certamente un risultato ottenuto dalla Regione.
Lungi da me affermare che Abbanoa è perfetta. Abbanoa deve continuare a migliorarsi e a rinnovarsi. I vertici di Abbanoa sanno bene quali e quante tensioni quotidiane attraversino i rapporti tra la società e la Regione. La Regione vuole conti in ordine e servizi migliori e incalza quotidianamente il Gestore, ma non vuole in alcun modo che si torni all’intromissione della politica nella gestione della società che ha generato la storia peggiore di Abbanoa, rispetto alla quale, negli anni passati, sono notevoli le responsabilità sia dei Comuni che della Regione. La Gestione è una responsabilità esclusiva dell’Amministratore Unico, senza interferenze e senza intromissioni di alcuno. Questo è un punto fermo. La Regione giudica, valuta e, se insoddisfatta, cambia. Tutto qui, almeno fino a quando Regione concluderà il processo di capitalizzazione. Poi la Regione cederà le sue quote ai Comuni e i Comuni faranno ciò che riterranno opportuno.