Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Se sbagliamo sindaco piani di rilancio a rischio»

Fonte: L'Unione Sarda
16 giugno 2016

CARBONIA. Pigliaru e Zedda in città a sostegno del candidato Casti

 

 

«Perché Casti? Perché se sbagliamo l'elezione del sindaco di Carbonia, sbagliamo il percorso di transizione per il rilancio del Sulcis». Francesco Pigliaru, Governatore della Sardegna, nella “convention” finale di ieri sera per il candidato sindaco del centrosinistra che domenica nel ballottaggio sfiderà Paola Massidda (M5S), per perorare la causa del sindaco uscente aggiunge: «Diamo con forza l'idea di quello che stiamo facendo in questo passaggio epocale per il Sulcis».
L'INCONTRO Ieri l'appello del presidente è arrivato dopo quelli altrettanto accorati degli ospiti che lo hanno preceduto: big del calibro di Tore Cherchi (ex sindaco, ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, coordinatore del Piano Sulcis) e di Massimo Zedda, fresco di rielezione a Cagliari, accolto nella sala convegni (non meno di 300 persone accalcate in ogni angolo) con un'ovazione da stadio. Con il logo di “Casti sindaco” alle spalle degli oratori mentre Pigliaru (che in precedenza ha incontrato una delegazione Asl) sciorina i motivi per cui «non occorre credere al mondo della fantasia», alludendo ai pentastellati: «Industria senza cedere ai demagoghi dell'ambiente, turismo, impresa, agroalimentare e urbanistica: Carbonia con Casti è capace di costruire qualcosa di nuovo».
GLI AVVERSARI Ma non bisogna fare i conti solo con l'M5S (che in questi giorni stanno battendo i rioni della città e delle frazioni dialogando con i potenziali elettori), bensì anche con frange della sinistra dissidente confluita in larga misura nell'ex candidato sindaco Ugo Piano. Ed è a uno dei suoi maggiori esponenti, l'ex presidente del consiglio Ignazio Cuccu, che si è rivolto Zedda senza convenevoli: «Lo conosco personalmente e gli propongo di ripensarci: con Carbonia abbiamo mille cose in comune fra cui il pregio di non amministrare con approcci ideologici chiusi». Ai Cinque Stelle non ha offerto spunti: «Non ci interessa delegittimarli» ha aggiunto Zedda. Al punto che Cherchi è andato oltre, incentrando tutto il suo intervento sulla questione unità. «La vera forza è stare insieme: non ignoriamo la divisione con compagni che al primo turno hanno fatto altre scelte, ma si può ragionare anche nella polemica e ritrovarsi nello stesso campo». Intervento anche per la delegazione Eurallumina («Ci sono 2000 buste paga da tutelare - ha detto Antonello Pirotto - inaccettabile il termine “alternativa”», e poi la chiusura di Casti: «Proponiamo contenuti e non barzellette improponibili, non è etichettabile come “vecchia politica” difendere il lavoro industriale e le conquiste che questa città ha saputo ottenere in un periodo difficile».
Andrea Scano