Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sel-Pigliaru, rischio di rottura

Fonte: L'Unione Sarda
15 giugno 2016

Slitta la riforma in Consiglio. Il governatore: eletti per prendere decisioni coraggiose

Il partito di Uras pronto a fare le barricate contro l'Asl unica

Si riduce al lumicino la possibilità che la Asl unica regionale (Asur) nasca entro il primo luglio. Tempi tecnici ma non solo, perché il contenitore che racchiude l'Azienda unica somiglia sempre di più a una pentola a pressione che sta per esplodere. Ormai tra Sel e la Giunta è guerra dichiarata e se prima era necessario più tempo per analizzare la legge, adesso c'è la certezza che, così com'è, la Asl unica non piace. Ma quello tra Sel e la Giunta è uno scontro che supera i confini di questa legge e che rischia di ampliare il terreno di scontro su più fronti e con più persone coinvolte.
FRECCIATE Dopo aver sentenziato che la Giunta e il presidente «rischiano la solitudine sul terreno sociale ed economico», i big del partito chiariscono il perché del veto sull'Azienda unica regionale. Innanzitutto non piace «la procedura di approvazione e il contenuto»: di fatto una totale bocciatura. I rappresentanti del partito non digeriscono le tappe forzate, imposte anche dall'impegno assunto dal Consiglio regionale, ma soprattutto, se il testo non dovesse subire modifiche, il partito è deciso a «non condividere la responsabilità di un prevedibile fallimento della riforma».
Il presidente Pigliaru ribatte ricordando che «non siamo stati eletti per conservare ciò che esiste e che funziona male, ma per fare scelte coraggiose». Chiarito questo aspetto, il governatore conferma la massima disponibilità al dialogo ma ribadisce che «se c'è sempre tempo per discutere, non ce n'è per fare passi indietro rispetto a una riforma così essenziale per migliorare la sanità sarda».
LA CRISI Difficilmente ci saranno passi indietro da una parte e dall'altra. Per Pigliaru l'azienda unica rappresenta uno degli «obiettivi strategici di Giunta e maggioranza». Non solo, il governatore ricorda che «la riforma della sanità rientra nella assunzione di responsabilità che questa Giunta ha messo al centro delle proprie scelte e del proprio lavoro, senza mai sottrarsi ai passaggi istituzionali né politici».
Qualche mese fa, precisamente a dicembre, la coalizione sembrava compatta, tanto che prese l'impegno in Consiglio regionale di votare la legge entro il primo luglio. Altri tempi, era appena stato scongiurato l'aumento di Irpef e Irap e serviva un segnale di impegno. La data del primo luglio non sembra essere, per Sel, un vincolo dal quale non si possa sfuggire, anzi non a caso è stato ribadito che il partito «è una forza essenziale della maggioranza» e le grandi riforme non possono essere di competenza di «singole componenti della maggioranza o della sola Giunta tecnica al governo della Regione». Ieri la commissione Sanità è stata rinviata a domani in attesa del parere del Consiglio delle autonomie locali.
PROVA DI FORZA Quella in atto tra Sel e la Giunta rischia di diventare una prova di forza il cui risultato non è determinato soltanto dai numeri in Consiglio regionale. Non a caso è stato sottolineato che alla riunione tecnica hanno partecipato anche il senatore Luciano Uras e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. E proprio la vittoria di Cagliari potrebbe aver aumentato la forza del partito. Non solo: ai ballottaggi di Sinnai e Monserrato ci sono in corsa altri due candidati, sostenuti dal partito, che aumenterebbero le forze in campo. Resta da capire se gli altri partiti della maggioranza seguiranno Sel sullo stop alla legge aumentando il fronte dei contrari. Sullo sfondo c'è il gruppo del Pd che ieri pomeriggio si è riunito per «una prima analisi del testo e per discutere gli emendamenti», spiega il capogruppo Pietro Cocco, sicuro che «non ci saranno modifiche nella struttura portante della legge».
OPPOSIZIONE Dall'opposizione si attende di capire quale sarà l'epilogo di questo muro contro muro. Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, parla di «crisi delle idee, nei programmi e nella linea politica». Soprattutto, Pittalis sottolinea che «il centrodestra non farà da stampella a una maggioranza disunita». L'esponente dei Riformatori sardi, Michele Cossa, accusa la Giunta di «produrre solo caos». Poi una stoccata a chi «nella sanità non vuole toccare nulla perché è contento di come vanno le cose».
Matteo Sau