Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In Giunta molte poltrone in bilico

Fonte: L'Unione Sarda
10 giugno 2016

Si avvicina il momento del rimpasto: a rischio Trasporti, Cultura, Industria e Agricoltura

 

I rapporti di forza all'interno del centrosinistra sono destinati a fissare il punto di caduta nel rimpasto della Giunta.
Difficilmente dopo i ballottaggi si potrà rinviare un cambio nella squadra dell'esecutivo, un po' perché il tagliando di metà legislatura è fisiologico ma anche e soprattutto perché la dote dei risultati elettorali spinge i partiti minori della coalizione ad alzare la voce. Sel, dopo il risultato di Cagliari e negli altri grossi centri, dove si giocherà il ballottaggio anche contro il Pd, si prepara a fare massa critica, guidando un asse che, conti alla mano, raggiunge percentuali che permettono di affrontare con forza la trattativa. Ancora presto per fare i nomi: sono diversi gli assessorati per cui nel centrosinistra chiedono un cambio di rotta e un'impronta più politica. Tra gli assessorati più in bilico ci sono quello dei Trasporti, Industria, Cultura e Agricoltura.
Saranno comunque i numeri a governare la trattativa: dopo la vittoria di Cagliari, dentro la sinistra è emersa la consapevolezza di avere ancora frecce da scoccare, certo per avere i numeri bisogna unirsi, ma la sensazione è che i rapporti di forza siano cambiati. È di qualche tempo fa un attacco che proprio Sel fece al presidente Pigliaru, evidenziando, tra le varie cose, la necessità di cambiare marcia.
In quell'occasione lo scontro venne sopito, soprattutto in vista delle amministrative, ma adesso con il risultato di Cagliari al sicuro viene rimesso tutto in discussione. Oltretutto, a Sinnai e Monserrato, al ballottaggio per eleggere il sindaco, la competizione fotografa lo stato attuale delle cose. A Sinnai, Matteo Aledda, il candidato della coalizione formata da Sel, Rossomori, Partito dei sardi insieme al Centro democratico, il Psd'Az e due civiche, si giocherà la poltrona di primo cittadino contro Barbara Pusceddu, espressione del Pd.
A Monserrato, addirittura il Pd (orfano di Sel, Rossomori e Psd'Az) è fuori dai giochi. Dunque una cartina politica che ha ribaltato gli equilibri disegnati due anni fa in Regione e che secondo i partiti minori della coalizione ha bisogno di una ridefinizione dei confini. Dove? In Giunta. Resta da capire quanto il presidente Pigliaru sia disposto ad affrontare la pratica nelle prossime settimane.
Nell'aria c'era l'ipotesi di rimandare tutto di qualche mese, in attesa del referendum costituzionale. Un rinvio che potrebbe essere accolto con favore anche da una parte del Pd: infatti il Partito democratico, per ora, sembra rimanere più defilato e forzare meno la mano nei confronti del presidente.
Ancora orfano di un segretario, il partito sta cercando di individuare la persona che poi dovrà rappresentare i democratici nelle trattative politiche per l'eventuale cambio di assessori. (m. s.)