Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A due passi dal Corso ecco l'acquedotto romano

Fonte: L'Unione Sarda
20 aprile 2009

Via De Magistris. Ancora per una settimana percorso guidato nei cunicoli



Il silenzio in quei cunicoli a dieci metri sotto il livello stradale è spezzato solo dalle voci dei visitatori. Larghi poco più di mezzo metro raccontano duemila anni di storia. Di grandi capacità dei costruttori, di logica e ingegneria. La città si riappropria di un pezzo di storia. Ieri mattina, per la prima volta, è stato aperto un tratto dell'acquedotto romano, risalente al II secolo d.C.
Alle 10,30 circa 50 persone si sono date appuntamento in via De Magistris, nei nuovi palazzi a due passi dal Teatro Massimo. Ad attenderli i ragazzi dell'associazione speleologica Giovanni Spano che hanno effettuato le ricerche e si sono impegnati per la salvaguardia dell'opera. La voce roca di Donatella Salvi, della Soprintendenza archeologica, mette in evidenza il grande valore storico dell'acquedotto romano e dà il via alla visita guidata. «È una situazione archeologica diversa dalle solite perché viene alla luce una parte del sottosuolo più volte violato». La comitiva affronta la rampa dei parcheggi. Una porta metallica apre uno scenario affascinante: uno slargo con tre cunicoli, non completamente visitabili. Il primo porta verso il corso Vittorio Emanuele è lungo 700 metri, ma è agibile sino al Teatro Massimo; la condotta che va in viale Trieste è lunga 75 metri, ma solo la metà è fruibile ai visitatori; c'è poi il tratto che arriva da Elmas esplorato solo sino a via Gorizia. «Siamo in un punto cruciale, dentro la città. Abbiamo studiato, ma le conferme le abbiamo avute solo quando sono iniziati i lavori di costruzione dei palazzi che hanno intercettato un canale».
Le visite guidate continuano sino al 26 aprile. Per informazioni telefonare al 338/9031664 o inviare una mail all'indirizzo robertosanna@tiscali.it . (a. a.)

19/04/2009