Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nell'Isola è il giorno di Zedda Olbia-Carbonia: ballottaggio

Fonte: L'Unione Sarda
7 giugno 2016

Nuovo turno anche a Sinnai e Monserrato. Pigliaru: il centrosinistra unito vince

 

La cautela sino all'ultimo, l'attesa dei numeri ufficiali e un trionfo scritto da tempo: Massimo Zedda si tiene il capoluogo grazie alla miscela vincente di un'amministrazione che ha convinto i cagliaritani, una coalizione tenuta sempre ben cucita e lo sguardo attento sulle crepe del centrodestra. «Questo successo è un grande risultato», sottolinea il presidente della Regione Francesco Pigliaru. «Quando, accanto a un sindaco capace, c'è una coalizione unita si vince. L'ottima risposta riportata dal centrosinistra nella maggioranza dei Comuni più popolosi, così come il primato al ballottaggio in città come Olbia e Carbonia, sono il frutto del buon lavoro amministrativo e politico portato avanti in questi anni». Per il governatore «è motivo di soddisfazione constatare che la buona collaborazione con la Regione ha contribuito a questi esiti».
La ricetta cagliaritana si sbiadisce però pochi chilometri più in là, dove il centrosinistra paga le divisioni interne: a Monserrato il Pd (con Rosalina Locci) si ritrova fuori dal ballottaggio con un deludente 17 per cento, mentre l'asse Sel-Psd'Az-Rossomori (di Tonio Vacca) tra due domeniche dovrà rincorrere (partendo dal 21,8 per cento) la coalizione civica di Tomaso Locci (sostenuta anche dai Riformatori), che al primo turno ha raccolto quasi il 39 per cento delle preferenze. A Sinnai, dove Forza Italia prende solo briciole (meno del 3 per cento), il centrosinistra si prepara a un duello: la dem Barbara Pusceddu (38,4 per cento) dovrà recuperare su Matteo Aledda (45,6 per cento), sostenuto da Sel, Rossomori, Cd e Pds. A Capoterra però il centrosinistra unito ruggisce: il sindaco uscente del Pd Francesco Dessì ha incassato quasi il 63 dei consensi, con quaranta punti di vantaggio sul candidato moderato Gigi Frau.
Il centrodestra riesce a battere un colpo solo a Olbia, dove l'eterno Settimo Nizzi conquista il ballottaggio (sostenuto da Forza Italia, Noi con Salvini e un paio di liste civiche) con il 27 per cento dei voti. Domenica 19 tenterà di recuperare terreno nella sfida con il candidato del centrosinistra Carlo Careddu (Pd più Upc, Pds e tre civiche), in vantaggio con il 32,3 per cento. Molto dipenderà dal ruolo di Vanni Sanna, altro candidato moderato, appoggiato da Fratelli d'Italia, Riformatori, Zona franca e liste civiche, che si è fermato al 14,8 per cento. Il leader di Forza Italia Ugo Cappellacci parte dalla Gallura per trovare un bicchiere mezzo pieno: «Siamo il primo partito a Olbia, dove un nostro candidato andrà al ballottaggio. E le nostre liste sono le prime della coalizione in diversi Comuni in cui ha vinto il centrosinistra, come Capoterra e Cagliari. Anche a livello nazionale il partito raccoglie oltre la metà dei consensi dell'area di centrodestra».
In Gallura batte un bel colpo il Movimento Cinque stelle: Teresa Piccinnu non riesce a conquistare un posto al ballottaggio ma si consola col 19 per cento delle preferenze. I grillini arrivano allo scontro decisivo a Carbonia, dove Paola Massidda (21,9 per cento) tenterà di scalzare il sindaco uscente Giuseppe Casti, espressione di un centrosinistra unito, che parte dal 36,5 per cento dei voti conquistati domenica. A Cagliari M5S non arriva al 10 per cento, segno di un lavoro sul territorio ancora acerbo. A Dorgali, invece, è festa, per la vittoria di Maria Itria Fancello.
Giulio Zasso