Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pioggia di milioni su Is Mirrionis

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2016

Accordo Comune-Regione con fondi europei: polemiche per l'intesa a cinque giorni dal voto

 

 

 

Stanziati 15 milioni per il rilancio economico e sociale del rione 

 

 

 

Basta parlare di periferie, «inesistenti». C'è il «centro storico», il resto «è città», sostiene il sindaco Massimo Zedda. Come Is Mirrionis e San Michele, zone di accesso a Cagliari e dunque suoi «biglietti da visita». Un'area che va dall'omonimo colle sino al parco di Monte Claro e contiene facoltà, scuole, piazze, un mercato civico. E allora, per eliminare la convinzione che si tratti di rioni degradati nei quali comandano delinquenza, povertà e disoccupazione, ecco la (ipotizzata) soluzione: un finanziamento europeo da 15 milioni di euro per «affrontare e risolvere il problema del disagio familiare» e cancellare il deficit di alloggi in un ambiente urbano «tra i più popolosi», caratterizzato da una intensa «edilizia residenziale pubblica» fin dagli anni '40 e '70.
L'ACCORDO Assidua presenza delle forze dell'ordine in edifici ristrutturati tra via Abruzzi e via Cinquini, frazionamento degli immobili sotto utilizzati, abbattimento delle barriere architettoniche, politiche di inclusione sociale e avviamento al lavoro, punti di incontro per anziani, appuntamenti ricreativi, culturali e di animazione: sono alcuni degli obiettivi inseriti nel progetto “Intervento territoriale integrato” utile, nelle intenzioni, ad avviare il recupero urbano e creare le condizioni di sviluppo e rilancio economico. L'accordo è stato siglato ieri da Comune e Regione nell'istituto comprensivo Ciusa in via Meilogu a Is Mirrionis: «Non un caso», ha detto il vice presidente della Regione Raffaele Paci mentre sottoscriveva l'intesa col sindaco Zedda a fianco all'assessora regionale del Lavoro Virginia Mura e alla dirigente scolastica Giuseppina Miceli.
POLEMICHE Ma l'iniziativa, arrivata a ridosso del voto, ha suscitato le reazioni polemiche degli schieramenti avversari del primo cittadino. «Già nel giugno 2015», ha attaccato Piergiorgio Massidda, era stato firmato «un accordo per la riqualificazione di alcune aree di Cagliari. Ora, in piena campagna elettorale, ne arriva uno ulteriore per 14 milioni solo per Is Mirrionis. Perché in un anno non è stato fatto nulla? Perché ci si dimentica di Sant'Elia, Cep, San Michele, Pirri? A pensar male i 13 mila voti di Is Mirrionis fanno più gola dei 7 mila di Sant'Elia». Un'intesa tra «facce di bronzo» secondo Stefano Tunis, commissario di Forza Italia in città, mentre per il consigliere regionale Paolo Truzzu (Fdi-An) sindaco e assessore «sono spacciatori di illusioni, promettono 15 milioni che a conti fatti sono giusto la metà e serviranno a rimpinguare solo le casse delle associazioni senza che un euro vada a migliorare le condizioni di chi vive nella periferia cagliaritana». La speranza di Edoardo Tocco, consigliere regionale di Fi, è che «non sia l'ennesima boutade elettorale per avere consensi».
«DEGRADO» Sei gli interventi previsti. Ammessa la presenza di un «diffuso stato di degrado» nel quartiere, con residenti sempre più anziani e soli, «soprattutto donne», l'aumento di «immigrati» e «disoccupazione» e la «rinuncia a consumi a volte anche essenziali», strada «che conduce alla povertà estrema», Regione e Comune hanno stilato un programma che dovrebbe arrivare a compimento (a seconda dei singoli obiettivi) tra i due e i 4 anni.
I PROGETTI Otto milioni di euro in tre anni serviranno per migliorare gli spazi comuni, aumentare il numero delle abitazioni frazionando quelle «sotto utilizzate», abbattere le barriere architettoniche, aprire lo “sportello casa” per far incontrare domande e richiesta di alloggi in affitto (da assegnare a chi è in difficoltà), ridisegnare la piazza di via Quirra, riutilizzare «edifici abbandonati». Tutto utile a «incoraggiare l'arrivo di studenti, lavoratori e residenti». Con altri 2 milioni in 4 anni sarà «recuperato e riutilizzato» l'Hangar, ex centro di formazione regionale: diventerà un «luogo di incontro, aggregazione e integrazione sociale tra associazioni, enti e cittadini». Altri 2,3 milioni e 40 mesi serviranno per realizzare nell'ex scuola di via Abruzzi «un centro diurno con finalità sociali e aggregative» in cui creare «punti di accesso web» e organizzare eventi «culturali e laboratori» per anziani. Ci saranno animatori ed educatori e saranno usati «voucher sperimentali per acquisire servizi di cura alla persona da spendere anche all'interno del centro». Sorgerà un «centro della salute» rivolto a chi ha più di 74 anni e alle loro famiglie. Ancora: con 800 mila euro in 3 anni nascerà nell'istituto Ciusa «un polo didattico tecnico-scientifico per l'utilizzo delle tecnologie dell'innovazione, della comunicazione e della costruzione». Poi ci sono gli interventi per l'occupazione, l'ingresso nel mondo del lavoro e l'autoimprenditorialità rivolti ai disoccupati. Con ulteriori 1,6 milioni sono previsti laboratori permanenti di cinema di quartiere e progetti di impresa. Infine, il «processo partecipativo»: informare i residenti sui cambiamenti. Il percorso «è già avviato», ha concluso Zedda.
Andrea Manunza