Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cinque giovani artisti reinterpretano la collezione Ingrao

Fonte: L'Unione Sarda
17 aprile 2009

Galleria comunale, da oggi



Si sono confrontati con opere del passato, cercando lo spunto per realizzare le proprie creazioni, diventate installazioni in mostra a Cagliari per un mese e mezzo. Due artisti cagliaritani, due sassaresi e uno torinese, sono i protagonisti di “Gemine: muse”, esposizione che sarà inaugurata domani alla Galleria comunale d'arte in largo Dessì (Giardini pubblici, alle 11).
L'iniziativa è inserita all'interno del programma nazionale (comprendente ventidue città) promosso dal Ministero della gioventù, in collaborazione con l'Anci (Associazione comuni italiani), il Gai (Associazione per il circuito dei giovani artisti italiani) e il Cidac (Associazione tra le città d'arte e Cultura). Obiettivo: promuovere i talenti giovani e le loro migliori espressioni creative attraverso un contatto diretto con i loro colleghi del passato.
I PRESCELTI Dopo un'accurata selezione, per la mostra sono stati scelti Andrea Pili ed Enrico Piras di Cagliari, Elisa Desortes e Francesco Puggioni di Sassari e Paolo Turco di Torino. Tutti e cinque si sono confrontati con i maestri del Novecento presenti nella Collezione Ingrao, cogliendone il lato più contemporaneo e gli aspetti adatti a essere interpretati sotto forma di installazione.
«Non è stato facile confrontarsi con le opere della Collezione Ingrao», spiega Alessandra Menesini, curatrice della mostra. «Elisa Desortes ha scelto “Paesaggio con aeroplani”, un olio di Tullio Crali datato 1939. Al dipinto ha sottratto una squadriglia di aerei in volo allineati, nella leggerezza del plexiglas colorato, su una rampa messa ai piedi del quadro. Andrea Pili, stregato dalle nature morte di Giorgio Morandi, ha realizzato delle sculture-calchi che danno forma al liscio prodotto dei pennelli con l'innesto di colori acidi e confinanti. Enrico Piras, di fronte alla tela del 1953 di Felice Casorati “Le uova sul tappeto”, ha fatto ricorso alla formula della sezione aurea e ha eletto a protagoniste della sua creazione le uova, simbolo di crescita progressiva da un singolo minuscolo nucleo. Francesco Puggioni, infine, si è aggirato nella quadreria della Galleria, un luogo dove le opere stanno molto vicine, quasi accatastate. Ha svuotato idealmente le pareti, conservando di tutti i quadri solo le cornici realizzante in luminescente neon».
Le creazioni saranno visitabili fino al 30 aprile. (st.co.)

17/04/2009