Marina e Stampace, la protesta del Comitato

I livelli del rumore a Stampace e della Marina sono tanto elevati «da costituire un pericolo grave per la salute e l'ambiente», eppure l'amministrazione cittadina ancora non ha preparato «gli obbligatori Piani di risanamento acustico». Una «grave omissione del sindaco Massimo Zedda» che ha portato a chiedere «l'avvio delle procedure per il commissariamento del Comune». È quanto sostenuto da Enrico Marras, presidente del comitato “Rumore no grazie”, nel dare notizia dell'incontro tra una delegazione del Comitato con l'assessorato regionale all'Ambiente «sui temi dell'inquinamento acustico».
Il colloquio, spiega in un comunicato Marras, «è servito in particolare a illustrare le gravi omissioni» del primo cittadino «e della sua Giunta nell'adempiere agli obblighi di legge» sulla predisposizione dei Piani di risanamento acustico «scaturiti dai rilevamenti fonometrici eseguiti dall'Arpas nei due quartieri nel 2013 e nel 2014». Le soglie di rumore rilevate rendono «improcrastinabili interventi immediati e misure di risanamento», ma «a distanza di anni nulla è stato fatto, esponendo irresponsabilmente i residenti a malattie gravi e invalidanti di cui tanti già soffrono». Così, ecco la richiesta all'assessorato: «Bandire ogni esitazione e passare all'esercizio dei poteri sostitutivi conferiti dalla Legge regionale 9 del 2006 avviando le procedure di commissariamento del Comune per superare i ritardi nella soluzione del problema».
Al momento «si è convenuto opportuno e improcrastinabile un intervento urgente per abbattere i livelli dell'inquinamento acustico a tutela della salute dei residenti. L'assessorato dell'Ambiente ha assicurato un'azione tempestiva nell'esercizio delle proprie funzioni».