Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le insidie delle urne Le regole sulla novità delle preferenze di genere

Fonte: L'Unione Sarda
26 maggio 2016

VOTO 2016. La proposta: un corso per i presidenti dei seggi elettorali

 

Il voto per le amministrative vale doppio. Per le elezioni in programma il 5 giugno (dalle 7 alle 23) nei Comuni con oltre 15 mila abitanti entra in vigore il sistema della doppia preferenza di genere. Una soluzione che offre la possibilità di votare sia una donna che un uomo. Facile a dirsi, più complicato a farsi: la novità sta creando qualche incertezza tra gli elettori. L'appello spiegate come si vota è stato raccolto dai concorrenti in corsa per palazzo Bacaredda Alberto Agus (Il popolo della famiglia), Paolo Casu (Insieme Onestamente per Cagliari), Enrico Lobina (Cagliari Città Capitale), Antonietta Martinez (M5S), Piergiorgio Massidda (Cagliari 2016), Paolo Matta (La Quinta A) e Massimo Zedda (Centrosinistra).
Qualche problema anche per i presidenti di seggio sulle modalità di voto e di spoglio. Da più parti arriva la richiesta di un corso intensivo destinato a chi dirigerà le operazioni nelle varie sezioni cittadine.
CORSO PER PRESIDENTI Il rischio di errori e conseguenti schede nulle o voti persi è concreto. La preoccupazione è che i presidenti dei seggi non abbiano recepito a pieno la normativa sulla doppia preferenza di genere e che quindi procedano con interpretazioni più o meno fantasiose e personali alla conta delle preferenze. Ecco perché si allarga il numero dei candidati che, nonostante i tempi ormai molto stretti, chiedono alla Corte d'appello di istituire corsi intensivi, con la collaborazione di prefettura e uffici elettorali comunali, destinati ai responsabili delle sezioni nelle quali i cagliaritani esprimeranno il loro voto. A preoccupare sono le insidie legate alle diverse combinazioni, che rischiano di compromettere la regolarità del voto.
LE REGOLE La norma parla chiaro: «Nei comuni, con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, ciascun elettore può altresì esprimere, nelle apposite righe stampate sotto il medesimo contrassegno, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza». La seconda preferenza non è obbligatoria e può essere data sia a una donna che a un uomo purché la prima sia data a un candidato di genere differente. Possibile votare solo il candidato sindaco, ma anche un solo candidato maschio o femmina. Sbagliato - è meglio ribadirlo - votare due candidati dello stesso sesso pur appartenenti alla stessa lista.
COME SI VOTA Domenica 5 giugno a ciascun elettore (che dovrà essere in possesso del certificato elettorale) verrà consegnata una scheda azzurra valida per l'elezione del sindaco e del Consiglio comunale. Barrando con una croce il nome e cognome del candidato sindaco si dà il voto solo al candidato sindaco.
Barrando con una croce il nome e cognome del candidato sindaco e scrivendo il nome e cognome di un candidato consigliere di una delle liste che lo sostengono, si dà il voto al candidato sindaco, alla lista che lo sostiene e al candidato consigliere.
Barrando, con una croce, il nome e cognome del candidato sindaco e scrivendo il nome e cognome di un candidato consigliere (o di due purché di genere diverso) di una delle liste che non lo sostengono (voto disgiunto), si dà il voto al candidato sindaco, alla lista che non lo sostiene e al candidato consigliere (o ai candidati di genere diverso).
È eletto sindaco il candidato che ottiene la metà più uno dei voti validi. Altrimenti, al secondo turno (il 19 giugno) sarà eletto il più votato tra i due candidati ammessi al ballottaggio.
Andrea Artizzu