Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Municipalità Nazzari: «Ruolo più incisivo per il Consiglio»

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2016

VOTO 2016.

 

 

È entrato in gioco quando l'avversario Paolo Secci aveva già liste e strategie elettorali ben definite. Ma Tarcisio Nazzari - 73 anni, candidato del centrosinistra alla presidenza della Municipalità di Pirri - ha la tempra del lottatore. Scuola piccì (Pci, diventato negli anni Ds, Pds e Pd), come indica la sua biografia: «Le idee chiare e le proposte efficaci fanno sempre breccia». Soprattutto ora, spiega l'ex presidente della Circoscrizione («lo sono stato due anni, dal 2001 al 2002, e poi consigliere fino al 2011»), che i concittadini-elettori «mettono in cima alle proprie aspettative un miglioramento della qualità della vita».
Nazzari ha realmente iniziato la campagna elettorale nei tempi canonici: un secondo dopo la presentazione delle liste elettorali. Lo sostengono quattro partiti e un movimento: il Partito democratico (Pd), Rifondazione comunista (Rc), il Partito sardo d'Azione (Psd'Az), Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) e La Base-Sardegna Vera. Paolo Secci, il contendente candidato alla presidenza dal movimento civico Cagliari 2016 che sostiene Piergiorgio Massidda, è in campo con otto liste, una invece (“Quartieri di Cagliari Insieme per Pirri”) ha per leader Rita Piana, terza candidata alla presidenza del parlamentino di via Riva Villasanta.
Lungo percorso politico a sinistra, Nazzari - consulente aziendale dopo anni spesi nel mondo della grande distribuzione - concilia la saggezza frutto dell'esperienza con i tempi giusti della mediazione.
Nazzari non indugia sui punti deboli dei programmi degli avversari: «Secci è mio vecchio amico ma non condivido la sua idea di limitarsi a chiedere la sola affermazione delle prerogative della Municipalità. La stessa candidata Rita Piana, per il solo fatto di proporsi per un impegno gravoso come la presidenza della Municipalità, merita l'apprezzamento dell'intera cittadinanza. Tutti e tre, in questa campagna elettorale, ci stiamo mettendo la faccia». Ma? «Da presidente non sprecherei per esempio un solo secondo per valorizzare il polo sportivo nei campi di Terramaini. È in quell'area, oltre che in quella dell'ex Distilleria, che Pirri potrà e dovrà puntare per conquistare un ruolo nuovo e moderno. Per le sue caratteristiche storiche, Pirri non è né periferia né paese, può ambire ad altro". Come conciliare questa esigenza con la neonata Città metropolitana? «Sarà un percorso lungo, ma è certo che la Città metropolitana non è nata per soffocare le identità locali ma per esaltarle. E noi, in questo processo, cercheremo di conquistarci un ruolo».
Pietro Picciau