Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Maratona e pochi disagi

Fonte: L'Unione Sarda
16 maggio 2016


«La città si sta abituando alle manifestazioni» - Un'altra domenica all'insegna dello sport lungo le vie della città

 


Sarà perché questa edizione (la settima) della Maratona internazionale ha registrato una drastica riduzione degli iscritti (appena 126 maratoneti su poco meno di 1200 partecipanti) oppure perché il vento ha tenuto lontano la gente dal Poetto (uno dei punti cruciali del percorso), oppure perché i cagliaritani si sono abituati, per non dire rassegnati, a eventi non solo sportivi, sta di fatto che i disagi al traffico, ieri mattina, sono stati ridotti al minimo. Con buona pace di organizzatori e automobilisti.
Certo, quelle transenne non sistemate nel migliore dei modi sul lungomare Poetto hanno ritardato la partenza della gara di un'ora (9.30 anziché 8.30) ma poi tutto è filato liscio. Incomprensibile, invece, la chiusura totale di via Sant'Alenixedda, straordinariamente deserta dalla mezzanotte di sabato al pomeriggio di ieri: non rientrava nel percorso e avrebbe potuto essere lasciata disponibile almeno per i parcheggi. Tant'è, e pazienza per i residenti che hanno dovuto far chilometri alla ricerca di uno stallo per l'auto.
Al Molo Ichnusa, base logistica dell'organizzazione, agenti municipali di Cagliari e Quartu, quelli della polizia locale della Provincia, insieme ad altre 450 persone tra vigili urbani, carabinieri, medici e infermieri, e volontari di diverse associazioni dell'intero territorio, hanno monitorato metro per metro il percorso grazie agli apripista dotati di un applicazione sul cellulare (il sistema Gis). Da un computer, in pratica, si poteva risalire a eventuali intoppi e rallentamenti degli atleti per cercare la soluzione più adatta a risolvere il problema. O anche conoscere con esattezza l'andamento della gara controllando la testa e la coda della corsa.
«Oggi è andata davvero bene - commenta Guerino Ghisu, agente provinciale - pochi disagi e pochissime lamentele. Credo che ci si stia abituando. Alla resa dei conti, per chi è uscito con l'auto si trattava di prendere un tragitto alternativo. Ci è dispiaciuto un po' per il ritardo della partenza, dovuto alla non corretta sistemazione delle transenne. Un'ora è un lasso di tempo importante ma, ripeto, tutto si è svolto senza particolari disguidi».
Giusto i soliti nervosetti al volante che, forse non sapendo della gara in corso, non hanno trovato di meglio che schiacciare i clacson pensando a qualche imbranato fermo al semaforo verde. Soddisfatto anche Ignazio Congiu, dell'Ups onlus che ha organizzato l'evento: «Sotto l'aspetto pratico, direi che non ci si può lamentare, anzi. La città sta rispondendo molto bene agli eventi e questo, in propspettiva, non può che far bene al nostro e agli altri movimenti».
Non era una delle tante manifestazioni di protesta inscenate da lavoratori di chissà quale fabbrica chiusa nel Sulcis o nel Nuorese, osservazione già sufficiente per smorzare i toni, anche perché le vie chiuse, i parcheggi spariti, i vigili a ogni incrocio e intersecazione erano semplicemente previsti. Può darsi che sia mancata la comunicazione, non è da escludersi, però è da giorni che nelle strade dell'intero percorso erano presenti i cartelli con tanto di “minaccia” di carro attrezzi per chi avesse parcheggiato dopo la mezzanotte di sabato.
E per fortuna che i vigili urbani ormai sono allenatissimi. In alcune occasioni è bastato un loro sorriso o una battuta per disarmare chi mostrava insofferenza alla fila e non riusciva a sopportare il fatto che i corridori avessero la precedenza.
Vito Fiori