Rassegna Stampa

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Nuova Agenzia lavoro: ecco assegno di ricollocazione

Fonte: web cagliaripad.it
12 maggio 2016

 

Verrà erogato a seconda del profilo di occupabilità, un progetto nazionale già sperimentato in Sardegna. Nasce poi la Commissione per le politiche del lavoro, che coinvolgerà le parti sociali nella definizione degli indirizzi e delle scelte programma
 

La riforma del lavoro in Sardegna diventa legge: nasce la nuova Agenzia per le politiche del lavoro (Aspal), che sostituisce il vecchio organismo, opererà anche come osservatorio e ingloba i centri per l'impiego che diventano un'articolazione territoriale della Aspal. Per il funzionamento complessivo della legge sono a disposizione 28,9 milioni per il 2016 e 29,8 milioni per il 2017.
Il via libera è arrivato oggi all'unanimità dal Consiglio regionale dopo una pausa di riflessione, che ha fermato i lavori dell'Aula per almeno un'ora sull'articolo che riguarda l'individuazione del personale che dovrà lavorare all'interno dell'Aspal.
Con un tasso di disoccupazione al 16,7% e di occupazione appena sopra il 50% (dati Istat terzo trimestre 2015), la Sardegna centralizza tutte le competenze in materia di lavoro sulla Regione e punta su nuovi strumenti per aggredire la crisi.
Ecco allora che viene istituzionalizzato l'assegno di ricollocazione che verrà erogato a seconda del profilo di occupabilità, un progetto nazionale già sperimentato in Sardegna. Nasce poi la Commissione per le politiche del lavoro, che coinvolgerà le parti sociali nella definizione degli indirizzi e delle scelte programmatiche della Regione.
Di nuova istituzione anche la Conferenza per le politiche del lavoro quale momento di confronto e partecipazione delle rappresentanze istituzionali ed economico-sociali alla formulazione di orientamenti e proposte in merito alla strategia regionale. Nasce il Fondo per l'occupazione dei disabili, che potranno anche beneficiare di uno specifico progetto di inclusione lavorativa per le persone che hanno avuto un contratto a termine nell'ambito del programma Lavor@bile.
L'Aspal prenderà in carico la persona in cerca di occupazione con la quale i centri per l'impiego sigleranno un "patto di servizio personalizzato" che tiene conto del profilo di occupabilità e individua le azioni mirate per l'inserimento o il reinserimento nel mondo produttivo.

"L'approvazione della Riforma dei servizi per il Lavoro è una gran bella notizia per la Sardegna".
Lo dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru, commentando l'approvazione della Legge di riforma dei Servizi e delle Politiche per il Lavoro, avvenuta oggi in Consiglio regionale.
"Siamo sempre stati convinti della necessità di questa riforma per la nostra Regione, tanto che l'avevamo inserita tra i punti più importanti del programma su cui avevamo chiesto il voto degli elettori sardi. Da oggi - prosegue il presidente della Regione - la Sardegna potrà contare su un sistema di Servizi per l'impiego rinnovato e rinforzato, su cui potremo fondare Politiche attive per il lavoro più efficaci. Un sistema più efficiente e giusto, oltre che territorialmente uniforme, con una più precisa attribuzione delle funzioni svolte dai diversi soggetti pubblici coinvolti, in particolar modo tra Assessorato, Aspal e servizi per l'impiego pubblici e privati".
Secondo l'assessore del Lavoro Virginia Mura, "con questa legge, la nostra è una delle prime Regioni che si dota di un sistema di politiche attive e servizi per l'impiego perfettamente allineato alle recenti innovazioni legislative nazionali e regionali. La centralità del nuovo sistema regionale per l'impiego - aggiunge la titolare del Lavoro - oltre a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro consente, grazie alla regia regionale, più efficacia nell'attuazione delle politiche per il lavoro e affida al singolo lavoratore un ruolo attivo. Ogni individuo, infatti, diversamente dal passato, sarà chiamato a dare la disponibilità ad accettare le soluzioni proposte dai centri per l'impiego, secondo il cosiddetto principio di condizionalità".

La riforma dei servizi per il lavoro è stata approvata dal Consiglio regionale con un'astensione, quella dell'esponente di Sinistra Italiana-Prc, Alessandro Unali. Per un errore nel conteggio dei voti, si era detto che il provvedimento era passato all'unanimità.
"Il Jobs act - ha spiegato Unali motivando la sua astensione - ha profondamente cambiato, in peggio, alcuni aspetti del diritto del lavoro in Italia e la riforma del lavoro regionale è di diretta derivazione della riforma del governo centrale e questo emerge, in particolare, rispetto alla gestione dei servizi per il lavoro".
"Dal documento non emerge - ha sottolineato il consigliere del Prc - il ruolo chiave dei servizi pubblici che il presidente Pigliaru durante la campagna elettorale ha più volte annunciato di voler potenziare. Infatti, gli stessi risultano ridotti al disbrigo di mere pratiche amministrative e senza più il ruolo centrale di programmazione e di governance delle politiche per il lavoro legate ai territori e di erogazione dei servizi, acquisito faticosamente in questi ultimi 15 anni".