Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Duello tra civiche e partiti

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2016


Municipalità, La Base-Sardegna esclusa dall'Ufficio elettorale - Continua la verifica delle cinquanta liste di candidati per le amministrative

 

L'esame dell'Ufficio elettorale delle cinquanta liste di candidati presentate dai partiti e dai movimenti in lizza per le amministrative del 5 giugno si sta rivelando più laborioso del previsto. «L'Ufficio elettorale del Comune», annuncia Claudio Cugusi, coordinatore del movimento La Base, «ci ha comunicato l'esclusione della lista della Base - Sardegna vera alla Municipalità di Pirri. Abbiamo appena depositato il ricorso e nutriamo concrete speranze che sia accolto».
VERIFICHE Qualche problema con le liste era emerso fin da venerdì (elenchi di Enrico Lobina, candidato a sindaco di Cagliari città Capitale , e di Piergiorgio Massidda, Cagliari 2016 ) quando ancora non tutti i documenti per il Consiglio e la Municipalità di Pirri erano stati presentati per l'accettazione in Municipio. Ma il profilo delle liste indica già un orientamento: a concorrere per palazzo Bacaredda (e per il parlamentino di via Riva Villasanta) sono in maggioranza movimenti civici più che partiti strutturati in forma tradizionale.
IL PROFILO Ad avere o conservare l'organizzazione di partito sono il Pd (che ha un ruolo-guida tra le undici liste del centrosinistra che sostiene Massimo Zedda), Forza Cagliari (versione civica di Forza Italia), il Partito dei Sardi, i Rossomori, il Centro Democratico, Sel, il Psd'Az, Rifondazione comunista, il Partito comunista d'Italia e pochi altri riconducibili al centrosinistra.
CIVICI A prevalere è però l'anima civica dei contendenti: quindici liste in appoggio a Massidda (compresi fra gli altri Fratelli d'Italia-An, Fortza Paris, Riformatori Sardi), quattro a sostegno della candidatura di Lobina, due in appoggio a Paolo Casu ( Insieme Onestamente per Cagliari ) e una a testa per Paolo Matta ( La Quinta A ), Alberto Agus ( Il Popolo della famiglia ) e Antonietta Martinez ( Movimento 5 Stelle ). La natura del movimento civico rivela da un lato - a giudicare dal numero imponente di candidati - il bisogno di esserci e confrontarsi indossando abiti non tradizionali: non riconducibili ai partiti ma a gruppi più o meno organizzati, specchio della società civile.
I DUBBI Se al di là della diversa natura degli schieramenti ci saranno differenze marcate sul piano delle proposte, lo diranno i confronti tra i candidati e i partiti, iniziati già da ieri. Non è l'unico dubbio. Molti candidati, in passato presenti in partiti, oggi sono in corsa per palazzo Bacaredda allineati in liste civiche. Problema, questo dell'identità, al centro di un incontro dell'altra sera al Lazzaretto. A parlarne, con diversi esponenti del centrodestra, l'ex ministro Altero Matteoli, presidente della Fondazione per la libertà del bene comune . La domanda su cui si è sviluppato il dibattito: il futuro del centrodestra, costretto a privarsi dei simboli di partito e a mimetizzarsi nei movimenti civici.
Pietro Picciau