MERCOLEDÌ, 15 APRILE 2009

Pagina 1 - Cagliari

«Gala&Teo», l’assessore risponde alla critiche 






CAGLIARI. «La lotta al bullismo si fa anche con questo tipo di interventi», commenta Anselmo Piras, responsabile comunale alle Politiche sociali riferendosi al libretto «Gala&Teo» realizzato dal suo assessorato per le scuole medie inferiori, come strumento, «assieme ad altri», per arginare quelle prepotenze giovanili chiamate «bullismo». E che si è attirato molte critiche in questi ultimi giorni.
- Assessore, ma il problema è il contenuto...
«Le buone maniere sono importanti: il libretto mostra come ci si comporta in varie situazioni...».
- Però sembra un qualcosa recuperato da alcuni giornali dei primi del Novecento».
«si parla di cose serie in modo simpatico...».
- E a un ragazzo di 12-13 anni si dice, come fa «Gala&Teo», come si indossa il frack nelle situazioni importanti...?
«Ma lei sa quanti sono i giovani che si affittano un frack?
- No.
s «Tantissimi».
- E che mi dice dei suggerimenti nell’apparecchiare la tavola con tano di candelabri antichi?
«Un tempo si usavano, si tratta di cose storiche. Anche queste cose sevono. La questione è che gli interventi sociali vanno diversificati, come previsto dalla legge».
- Avviare all’importanza delle regole e del modo di rapportarsi con gli altri, va bene, ma bisogna tenere conto dei linguaggi dell’oggi, del nostro tempo.
«Ma è molto utile anche sapere come si pulisce il pesce, come si sta a messa, in classe... Non bisogna vedere le cose in modo unilaterale....».
- E non c’è il rischio che i ragazzi si mettano a ridere quando gli si dice, nel «Gala&Teo», che nei locali devono entrare prima loro delle ragazze per verificare che il posto sia “consono”?
«Questo è un libretto costruito apposta per non essere serioso e anche per far ridere: si ride e qualche cosa resta, il senso del rispetto. Poi faremo anche un seguito. Per il momento agli studenti piace. Inoltre abbiamo il plauso del dirigente scolastico regionale Armando Pietrella».
- Il Pd vi accusa di aver sprecato i soldi e di volervi mettere in mostra...
«Semmai sono loro che vogliono mettersi in mostra, Altrimenti avrebbero fatto un’interrogazione in Consiglio e non mandato un comunicato ai giornali».
- In ogni caso chiedono inteventi più efficaci.
«Noi, lo facciamo è lo dimostra i livello di gradimento dei cittaidni per le nostre politiche sociali». (r.p.)