Dal centro alla periferia, parchi inclusi. Cagliari Monumenti Aperti, ecco il programma
Sabato 14 e domenica 15 maggio ottantuno gioielli visitabili. Eventi nei quartieri storici, a Molentargius e sulla Sella del diavolo. Visitabili anche Cartec, Camera di Commercio e caserma "Carlo Alberto". Confermata "Cultura senza barriere".
CAGLIARI - I venti anni di Monumenti Aperti sbarcano, come da tradizione, anche nel capoluogo sardo. Sabato 14 e domenica 15 maggio, dalle nove alle venti, un ricco programma con migliaia di giovani guide che fanno da ciceroni in ottantuno luoghi. Una festa dei beni culturali con al centro il racconto dei monumenti. Con le novità rappresentate dalla Camera diCommercio e dalla casema "Carlo Alberto", oltre alla collaborazione rinforzata con l'Azienda ospedaliera universitaria. Tra i siti frubili per la prima volta c'è il Cartec, il nuovo spazio espositivo della Galleria Comunale all'interno dei Giardini Pubblici, ma anche l'Orto dei cappuccini e l'area archeologica della Scala di Ferro.
Sei i percorsi imbastiti per altrettante visite tematiche: il trentapiedi del monumenti a Stampace, gli itinerari Murales alla Galleria del Sale e a Santa Teresa, il sentiero naturalistico alla Sella del diavolo, le fortificazioni nel viale Buoncammino e escursioni nel parco di Molentargius. Protagonisti anche i bambini con la caccia al tesoro tra i rioni storici di Castello e Stampace. Il costo della due giorni cagliaritana è di 75mila euro, la metà esce dalle casse del Comune. Piena conferma anche per "Cultura senza barriere": l'iniziativa nata ormai tredici anni fa in seno a Monumenti Aperti nella città di Cagliari che oggi estende i suoi servizi agli altri comuni aderenti alla rete della manifestazione prefiggendosi l’obiettivo di facilitare l’accessibilità ai monumenti a coloro che si trovano in condizioni di svantaggio e disabilità temporanea o permanente, con servizi di visita guidata rivolti a non udenti, percorsi tattili e testi in braille per non vedenti, mostre, accessi facilitati per i disabili motori, servizi di mobilità dedicati. Tutto questo avviene grazie alla preziosa collaborazione di tante associazioni di volontariato insieme ad istituzioni ed enti pubblici e privati: l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, l'U.N.I.Vo.C., l'Ens (Ente nazionale sordi) sezione provinciale di Cagliari, l'Anffas Onlus Cagliari, l'associazione Futuribile e l'Abc Sardegna (associazione bambini cerebrolesi).