Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'attivista a cinque stelle «Noto indifferenza, nessuno propone qualcosa di nuovo»

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2016

VOTO 2016. Incontro con i candidati a sindaco: a tu per tu con Antonietta Martinez

 

Ha una moderata considerazione di sé: «Timida però donna e mamma esigente, entusiasta suonatrice di sax, innamorata dell'equitazione». Antonietta Martinez, candidata a sindaca del Movimento 5 Stelle (M5S), più che l'energico aspetto di un'attivista d'assalto ha l'aria compita di una viaggiatrice inglese in navigazione sul Nilo. «Non sono un politico patentato», confessa rivendicando per sé una normale («sebbene entusiastica») adesione all'impegno che il Movimento le ha ritagliato qualche mese fa. «Non rientrava nei miei piani fare l'aspirante sindaca», dice l'imprenditrice quarantasettenne mentre doma un ciuffo di capelli sapientemente scomposto. Ma è successo: in corsa per palazzo Bacaredda. «Cinque anni fa, per caso, come spesso accade».
Vigilia delle elezioni comunali 2011, quelle della consacrazione di Massimo Zedda. «Il Movimento 5 Stelle aveva bisogno di persone disposte a dedicare tempo e passione per la causa e sono stata avvicinata». “Sì”, ma con riserva. «Il tempo di pensarci su, poi è stato amore vero: mi sono scoperta grillina convinta». Chi aveva deciso di sceglierla sapeva chi fosse Antonietta Martinez: «Conoscevano le mie caratteristiche, una donna che alle passioni per lo sport, la musica, il lavoro e i viaggi univa e unisce la determinazione». Non a caso, come previsto, le idee, i temi, gli obiettivi del movimento grillino sono diventati suoi: «Ed eccomi qui. Impegnata in una sfida importante che sta cambiando il ritmo della mia vita di donna con un lavoro e una famiglia».
Corre, Antonietta Martinez. Come le ore della sua giornata-tipo di candidata a sindaca: «Adesione a un progetto vuol dire impegno continuo. E io, per temperamento, quando mi pongo un obiettivo non lascio nulla al caso». Durante una pausa dei suoi sempre più frequenti tour nei quartieri cittadini («mercati compresi»), sembra ritrovare forze e slancio. La sede del Punto civico d'ascolto di via Palestrina è temporaneamente vuoto: qualche attivista, alcuni candidati dello staff. «Riceviamo il lunedì e martedì, lavoro volontario al servizio dei cittadini. Viene tanta gente, contribuenti tartassati dal fisco, disoccupati». La sua giornata è scandita dall'orologio: «Non soltanto adesso che sono in campagna elettorale». In piedi alle 6,30: «Poi i figli da accompagnare a scuola, di corsa a lavoro». Non da sola: «Oscar, mio marito, condivide con me incombenze familiari e impegni professionali. Ci alterniamo nei compiti domestici e mandiamo avanti insieme il negozio di informatica». Sorride, quando ci pensa: «Mio marito e i miei tre figli sono i miei principali sostenitori. Il più piccolo, nove anni, è il più scatenato: fa propaganda anche tra le maestre».
Scelta dalla base. «Sì, è così. Dopo le comunali del 2011 abbiamo lavorato tutti. Tanti attivisti schierati per raccontare ai cittadini che la politica si fa con trasparenza».
Cos'ha convinto gli attivisti a sceglierla? «L'inverno scorso tre gruppi del Movimento, nella zone di Pirri, Sant'Avendrace e via Nuovo hanno elaborato tre proposte, poi diventate due». Il confronto decisivo alle primarie: «Ha vinto la nostra componente, ora confidiamo di accogliere qualche indipendente. Certo, tutto questo si è svolto nel pieno di una vivace dialettica. L'importante è ritrovarsi su un progetto comune».
Il Movimento 5 Stelle per la candidata a sindaca: «Non dice cose straordinarie né rivoluzionarie. Rivendica onestà, coerenza, si aspetta da chi fa politica la realizzazione normale degli impegni assunti». Il termine e l'idea di normalità tornano di continuo: «Sta forse proprio in questo la portata dirompente della nostra proposta. Rivendicare la normalità, anche come pratica politica, oggi sembra un'aspettativa rivoluzionaria. Per noi non è così».
Nei banchetti, al mercato, nelle passillaras che fa con gli altri attivisti grillini incontra molti anziani. «Vedono in me una persona semplice, come loro, con gli stessi problemi da affrontare e risolvere, comunque disposta ad ascoltare». Esperienza diversa con i giovani: «Tanti i curiosi ma in giro registro anche tanta indifferenza. Tratto che riscontro anche nella classe politica che concorre alle amministrative: non sembra portare nulla di nuovo, quasi non avesse interesse a cambiare il corso delle cose». Sorpresa dal sostegno. «Sì, lo ammetto: avverto un'adesione crescente alle proposte che presentiamo nei nostri incontri». Contestazioni? «Capita di discutere, è normale».
Tra le proposte grilline la singolare formazione della Giunta a richiesta. Entro il 27 maggio chi sente di poter fare l'assessore può scrivere al Movimento. «Quel che servono sono i tecnici, persone capaci di capire e risolvere problemi anche complessi». Pensa di trovarle con una mail? «Il sistema è pratico, diretto, e rientra nella nostra filosofia: chi ha competenze perché non può ambire a metterle in pratica al servizio della comunità? Così abbiamo pensato di offrire questa possibilità». Chi sceglie e come i candidati? «Stanno già arrivando adesioni, ma dopo il 27 maggio faremo il punto: i candidati saranno convocati e, sulla base delle loro competenze, selezionati per far parte della prossima Giunta comunale a guida grillina».