Rassegna Stampa

web SardegnaOggi.it

La solidarietà (al passato) del governatore Pigliaru a Renato Soru

Fonte: web SardegnaOggi.it
6 maggio 2016

 

Francesco Pigliaru solidale con Renato Soru. Il governatore usa la propria pagina Facebook per esprimere vicinanza all’eurodeputato nel giorno della sentenza di  condanna a tre anni per evasione fiscale pronunciata questa mattina dal giudice monocratico di Cagliari, Sandra Lepore.

Sono dieci le righe che il governatore scrive idealmente a Soru, in una sorta di lettera di ringraziamento. “Ritengo giusto e importante – si legge nel post – riconoscere il contributo che Renato Soru in tutti questi anni ha dato, prima come imprenditore e poi come persona impegnata in politica, per aiutarci a ragionare su un’idea moderna e credibile di Sardegna, per affrontare e risolvere i problemi della nostra regione”.  Quindi il riconoscimento di “un impegno, il suo, generoso, forte, appassionato, che rispetto e apprezzo, aldilà delle differenze di opinione che talvolta ci hanno contrapposto e degli errori che ognuno di noi può commettere”.

Nessun riferimento al verdetto. E anzi: “Non sono abituato – sottolinea Pigliaru – a commentare le sentenze e non inizierò a farlo ora. La magistratura svolge un lavoro prezioso che merita tutto il nostro rispetto”.

Al netto della solidarietà umana e del riconoscimento dei meriti storici di Soru, il messaggio del governatore si presta a una lettura politica. L’intero post è rivolto al passato, come se il governatore considerasse esaurito, almeno in questa fase, il ruolo di Soru (dimissionario da segretario del Pd sardo) come interlocutore. Un Soru spesso conflittuale nel confronto sugli assetti e sull’attività della giunta Pigliaru, dove il Pd è presente con quattro assessori.

In questi mesi i contrasti non sono mancati. Nell’aprile del 2015 – poco più di un anno dopo il successo del centrosinistra alle Regionali – Soru intervenne proprio in qualità di segretario del Partito democratico chiedendo “un cambio di passo“, ma anche “collegialità, Pd compreso, per accelerare il programma”.  E accompagnò l’invito manifestando la convinzione che il rimpasto si sarebbe fatto.

Pigliaru non la prese bene e il 18 aprile, cioè il giorno dopo, rispose con un netto “decido io“. Da allora sono stati diversi i temi che hanno diviso il governatore e Soru. La scorsa estate, in un “conclave” che si tenne nella sua Sanluri,  Soru non mancò ancora di attaccare la Giunta sulla Vertenza Entrate. Poi le frizioni sulle politiche energetiche, per le quali il Pd si è ulteriormente spaccato aprendo la strada alla definitiva rottura interna conclusa con l’uscita dell’area popolare riformista (correnti Cabras, Fadda, Lai) dalla maggioranza congressuale. I prossimi giorni diranno se Soru sarà d’accordo (o meno) col tributo che Pigliaru gli ha reso su Facebook.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)