Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il lungo pellegrinaggio da Pula alla chiesetta di Stampace

Fonte: L'Unione Sarda
5 maggio 2016

 Il lungo viaggio di ritorno di Sant'Efisio verso Cagliari è cominciato alle 8 del mattino. La sera prima il simulacro aveva fatto ritorno a Pula dopo i due giorni trascorsi a Nora, suggellati con la suggestiva processione sulla spiaggia davanti alla chiesetta che sorge proprio dove nel 303 dopo Cristo Efisio di Antiochia venne giustiziato per non aver abiurato la fede cristiana.
Ieri mattina, dopo la messa celebrata in parrocchia, la processione religiosa più lunga del mondo si è rimessa in marcia lasciandosi alle spalle Pula. Dopo aver fatto tappa a Villa San Pietro, il santo è entrato alle 12,30 a Sarroch, dove il 1 maggio era arrivato sotto una pioggia battente. Terminata la messa, la lunga carovana dei fedeli ha lasciato il paese dopo le 14. Lungo la Strada statale 195 il passaggio del simulacro del Martire Guerriero è stato salutato dai lavoratori della raffineria. Immancabile - come da tradizione - lo striscione Sant'Efisio proteggi i lavoratori di Sarroch . Il percorso di ritorno per raggiungere la chiesetta di Stampace dove a tarda sera viene sciolto il voto della città di Cagliari, rispetta l'itinerario dell'andata, e così, il santo, fa tappa nuovamente a Villa d'Orri, dove i pellegrini possono riposare prima di rimettersi in marcia alla volta di Su Loi.
Come il 1 maggio sono ancora tanti i fedeli di Capoterra pronti ad accogliere il loro patrono. Ognuno recita una preghiera, e come ogni anno si chiede la protezione delle persone care o si invoca l'intercessione per un posto di lavoro che non c'è. Ma il rispetto della tabella di marcia non permette di indugiare oltre, la marcia deve riprendere, perché ad attendere il ritorno di Efisio a casa quando ormai è sera ci sono tanti altri fedeli, disposti in fila già alle porte di Cagliari.
Ivan Murgana