CITTÀ METROPOLITANA. Il sindaco Zedda: «Via libera posticipato di una settimana»

L'approvazione dello Statuto della Città metropolitana slitta di una settimana; era prevista entro il 5 maggio. Il documento detta le regole organizzative del nuovo ente che raggruppa 17 Comuni: sarà esaminato e con ogni probabilità approvato nella prossima seduta del Consiglio. «Il ritardo con cui è stato licenziato un decreto», spiega il sindaco della Città metropolitana Massimo Zedda, «ci ha costretti a posticipare il voto. A questo aspetto tecnico si sono poi aggiunti rallentamenti anche dovuti alla campagna elettorale per le amministrative». Nulla di compromesso: «Si tratta di aspettare una settimana appena. Dopo aver sentito gli organi consiliari, la prima seduta utile voterà il documento».
Lo Statuto è comunque pronto. I quaranta consiglieri metropolitani (saranno 14 dopo la prossima elezione, che avverrà successivamente alle amministrative del 5 giugno) hanno già avuto visione degli articoli. Una versione ancora provvisoria di Statuto è stata elaborata per tempo dalla Conferenza dei sindaci e il Consiglio metropolitano - composto dalle liste Città in cantiere (12 seggi), Quattro Mori (7 seggi), Pd (15 seggi) e Cagliari metropolitana (6) - potrebbe suggerire delle integrazioni. La bozza ha 40 articoli. Ogni pagina è divisa in due parti: da un lato le ipotesi di articolato di base, dall'altro le ipotesi integrative e alternative. Il titolo I contiene gli elementi classici: principi generali, territorio e sede, stemma e gonfalone, pari opportunità, rapporti europei e internazionali (articolo 5). Nel titolo II ruolo e funzioni della Città metropolitana: dalla pianificazione strategica a quella territoriale, dai regolamenti edilizi allo sportello unico per le attività produttive. Nel titolo III gli organi della Città metropolitana, comprese le competenze e le funzioni. Nel titolo IV i rapporti tra Comuni e Città metropolitana. (p. p.)