Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Servizi, ostelli e cultura negli spazi urbani dismessi

Fonte: L'Unione Sarda
28 aprile 2016

 


 I sette candidati a sindaco: «Scelte per il turismo, largo ai privati»

 

Sono tanti, imponenti, alcuni vecchi e austeri: luoghi che l'urgenza del momento consiglierebbe di trasformare in campus o in museo, in poliambulatori o in alberghi. Cosa fare dell'ex carcere di Buoncammino, dell'ex ospedale San Giovanni di Dio, dell'ex clinica Macciotta ma anche dell'ex ospedale Marino, dell'ex istituto minorile di Giorgino e delle diverse sedi militari si discute da tempo ma ogni idea o progetto finisce fatalmente per sparire nelle sabbie mobili dell'indecisione. I sette candidati a sindaco Paolo Casu (Insieme Onestamente per Cagliari), Piergiorgio Massidda (Cagliari 2016), Alberto Agus (Popolo della famiglia), Paolo Matta (La Quinta A), Antonietta Martinez (M5S) e Enrico Lobina (Cagliari Città Capitale) e Massimo Zedda (centrosinistra) suggeriscono cosa farebbero, se eletti il 5 giugno, degli spazi urbani che attendono di essere riqualificati e consegnati alla città. Un candidato - Antonietta Martinez, M5S - si è portata avanti nel lavoro: ha promosso una “selezione pubblica di cittadini” chiamati a “ricoprire la carica di assessore comunale in caso di vittoria alle prossime amministrative o dopo l'eventuale ballottaggio del 19 giugno”. Avverte la candidata: «La selezione degli assessori avverrà sulla base del criterio unico della competenza e della professionalità”. Domande di partecipazione “fino al 27 maggio”. Una commissione, presieduta dal candidato sindaco, “chiamerà gli aspiranti assessori a sostenere un colloquio” per “giungere alla composizione della futura e potenziale Giunta”.
Pietro Picciau

Luoghi vivi tutti i giorni
Massimo Zedda

 

Saranno una grande occasione di lavoro e di sviluppo. Stiamo ragionando con le istituzioni proprietarie, Governo, Regione e Università, a partire da quanto approvato nel Piano particolareggiato. Indispensabile il coinvolgimento dei privati. Alcuni esempi. A Buoncammino un luogo aperto con servizi per tutti e in particolare per studenti e turismo. Il San Giovanni di Dio deve tenere la sua importante funzione sanitaria, collegato con Orto Botanico e Anfiteatro. La Manifattura dovrà essere la Fabbrica della creatività con il mondo della cultura e dell'innovazione protagonisti, viva tutti i giorni. Le caserme di Calamosca, già inserite nel dossier olimpico, avranno uno sviluppo turistico

Consorzio per l'ex carcere
Enrico Lobina

 

Cagliari ha tanti stabili non utilizzati, che possono creare lavoro e benessere. Nei primi sei mesi di consiliatura presenteremo un piano strategico per il costruito non utilizzato, a partire dai grandi spazi. Vogliamo coinvolgere tutti, e ci daremo delle scadenze. L'ospedale Marino, per esempio, non è adatto ad essere un ospedale. Insieme all'ex ospedale Marino, deve diventare una struttura ricettiva, un albergo o un ostello della gioventù, con il coinvolgimento dei privati. Per Buoncammino immaginiamo un consorzio, in cui attività legate all'università (residenzialità di diverso tipo, e non solo), attività museali, attività comunali ed attività private convivano.
Sono solo due esempi.

Destinazione turistica
Piergiorgio Massidda

 

Vogliamo che Cagliari diventi una destinazione turistica tutto l'anno alla pari di altre città europee. Lo faremo stimolando il recupero dell'immenso patrimonio immobiliare in disuso della città, che è un punto fondamentale del nostro programma. Patrimonio da destinare al turismo, alla cultura, all'innovazione ed alla ricerca per creare reddito, alla solidarietà e all'edilizia popolare per aiutare le famiglie meno abbienti, all'artigianato ed al commercio per stimolare l'economia anche con l'aiuto dei privati. Vogliamo portare qui a svernare le famiglie e gli anziani del nord Europa incentivando il recupero delle costruzioni esistenti e mal utilizzate, sfruttandole al meglio.

L'ex ospedale diventi museo
Antonietta Martinez

 

Diversi sono i siti ormai dismessi a Cagliari, luoghi identitari patrimonio dei cagliaritani. Tra questi due soprattutto, molto cari ai cittadini: Buoncammino e l'ex Ospedale civile (San Giovanni di Dio). Per il primo sarebbe auspicabile la più ampia fruizione pubblica, ad esempio come campus universitario (casa dello studente) essendo baricentrico alle facoltà e già attrezzato con camere bagni e cucine; o come ostello della gioventù, per favorire lo scambio culturale tra studenti e artisti, ospitando magari anche una biblioteca universitaria. L'ex Ospedale, invece, sarebbe compatibile con un nuovo grande museo dell'arte moderna e nuragica, un connubio mai tentato prima d'ora.

Paolo Casu
 

 

Relativamente al patrimonio immobiliare demaniale comunale e regionale, dislocato su Cagliari, credo che, come da anni continuo a ripetere dai banchi dell'opposizione in Consiglio, occorra “ripensarli” per creare reddito e occupazione per i nostri disoccupati. Ospedale civile, Buoncammino, Marino, Carcere di Giorgino, se assegnati a nuove cooperative di disoccupati, potrebbero facilmente rappresentare immense opportunità di sviluppo. Basti pensare all'ex struttura Etfas di viale San Bartolomeo o al deposito di Monte Urpinu o all'Ippodromo, quante opportunità potrebbero creare in poco tempo. È chiaro che, il patrimonio meno prestigioso, andrebbe venduto per la costruzione di nuove case popolari.

Problema di gestione
 Paolo Matta

 

I “vuoti” in centro storico (Palazzo delle Scienze, ex Ospedale militare, Clinica Macciotta) sono innanzitutto un problema di gestione, una “tassa” che non può essere scaricata sui cittadini. Qualunque cosa si decida, ognuno dovrà essere in grado di auto-gestirsi. Il sindaco metropolitano deve essere il pacemaker, lo stimolatore di proposte e soluzioni condivise sul migliore utilizzo di questi beni comunitari. Per stare al San Giovanni di Dio, è un delitto svuotarlo e condannarlo a un ignobile degrado: se ne faccia un Poliambulatorio con reparto geriatrico e Casa famiglia per anziani per tutto il centro storico ma con alcune eccellenze che ne garantiscano gestione e fruizione.

 

Un campus a Buoncammino
Alberto Agus

 

Cagliari ha molti immobili e appartamenti sfitti e non utilizzati. La nostra proposta è tanto banale quanto semplice: consentire alle famiglie cagliaritane meno abbienti di poter concorrere, con assoluta priorità rispetto agli ulteriori concorrenti, all'assegnazione di case e appartamenti per evitare loro di andar via da Cagliari per affittare o acquistare casa nell'hinterland ed evitare quindi lo spopolamento.
Con riferimento all'ex carcere di Buoncammino, la nostra idea mira a trasformarlo in un campus universitario internazionale che possa, nel periodo estivo, essere utilizzato, a fini turistici, anche dalle famiglie degli studenti stranieri.