Gli animi sono agitati, gli occhi fissi sul cantiere dei veleni, aperto nel 2013 e fermo ormai da oltre un anno: «I nostri politici continuano a prenderci in giro», protesta Silvio Pinna, portavoce del comitato cittadino che riunisce gli abitanti di San Michele.
«I lavori sarebbero dovuti essere conclusi già nel 2014, invece hanno lasciato le facciate a metà e da più di dodici mesi non si è più visto neanche un operaio», racconta. «L'impresa e il Comune si scaricano le responsabilità a vicenda e noi continuiamo a essere ostaggio delle transenne», commenta. «Vorrei che sindaco, assessori e consiglieri capissero che qui ci abita gente povera, ma bestie non ce ne sono. Un'amministrazione non può pensare solo ai quartieri residenziali e a rifare le strade del centro, anche San Michele e Is Mirrionis fanno parte di Cagliari».
Dolores Strazzera, 86 anni, scuote il capo: «Siamo stanchi di essere presi in giro. Le case cadono a pezzi, i marciapiedi sono in condizioni pietose, ovunque regna il degrado», osserva. «Non possono esserci zone di serie A e altre totalmente abbandonate dalle istituzioni. Il Comune qui ha iniziato tante cose e puntualmente le ha lasciate inspiegabilmente a metà».
Sa. Ma.