Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I miliziani, armi e devozione

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2016


 La storia

 

Barrita rossa, corpetto rosso con bottoni dorati e asole bordate di nero, gonnellino, calzoni e gambali: sono i miliaizani che, a cavallo, armati di archibugio, scortano il cocchio di Sant'Efisio sino a Nora.
Si parlerà dell'antico corpo militare ausiliario sardo, giovedì prossimo alle 17,30, nella chiesa monumentale di Santa Chiara. L'incontro rientra nel ciclo degli “Itinerari di storia sarda” e si intitola “I miliziani, uomini d'arme e di devota scorta nella Stampace di Sant'Efisio”. A introdurre i lavori sarà Mario Salis, incaricato di coordinare anche gli interventi. Previste le relazioni dell'archeologa Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai (Fondo ambiente italiano) e degli storici Carlos Mora Cavado (università di Valencia) e Giuseppe Seche (università di Cagliari). A concludere i lavori sarà Francesco Viola, presidente dell'associazione Miliziani Sant'Efisio, che organizza l'ingcontro insieme all'arciconfraternita del Gonfalone e alla parrocchia di Sant'Anna.
Per altre informazioni si può scrivere a francolinoviola62@gmail.com.
I miliziani furono costituiti nei secoli bui delle incursioni dei pirati saraceni per difendere il suolo isolano in mancanza di truppe regolari. Tutti i sudditi sardi avevano l'obbligo di servire nella milizia che prestava servizio ordinario, in caso di invasioni o di peste, e servizio straordinario di ordine pubblico nei centri urbani e nei villaggi.