Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il preside della Municipalità

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2016


Megna: «Meritiamo una maggiore autonomia organizzativa» - Il movimento “Insieme per Pirri” punta sull'ex dirigente settantunenne

 

Il preside in pensione Maurizio Megna giustifica la sua candidatura alla presidenza della Municipalità di Pirri con un parallelismo: «Mi sento come il personaggio Vladimiro in Aspettando Godot . Come nel dramma di Samuel Beckett, il destino del consigliere della Municipalità è aspettare l'arrivo di qualcuno che non arriverà mai». Mentre argomenta la sua decisione di candidarsi - «ho appena finito la consiliatura, iniziata con il Pd e finita con una polemica rottura» - consulta una pila di fogli: «Scrivo molto, è tutto qui dentro». Programma, discorsi, dati. «Pirri», dice accennando un amaro sorriso, «è un luogo dimenticato. Ha legittime ambizioni a considerarsi città nella città ma Cagliari decide autonomamente, disattendendo il regolamento della Municipalità che prevede ampi spazi di autonomia organizzativa e gestionale».
LA LISTA Da qui la scelta: «È la ragione che mi ha spinto a costituire il movimento politico, sociale e culturale Insieme per Pirri , che aderisce al programma del candidato sindaco Enrico Lobina e al suo movimento Cagliari città Capitale . La sovranità deve essere restituita al popolo pirrese, che deve decidere autonomamente sulle scelte che lo coinvolgono direttamente».
PRAGMATICO Settantunenne «svezzato a latte comunista, latte puro e incontaminato, non annacquato da compromessi», Megna - origini siciliane, il padre commerciante a Carbonia, la madre pianista - è da un lato un pragmatico («da preside delle scuole pirresi dovevo decidere su tutto e in fretta»), dall'altro un signore che soffre di pudore: «Penso sempre di disturbare». Ha dedicato la vita al lavoro e alla famiglia (il figlio lavora a Dublino, la moglie, anche lei insegnante in pensione, non s'oppone alla candidatura) poi la decisione: «Ho pensato che sarebbe stato proficuo offrire alla politica l'esperienza maturata nell'attività lavorativa». Centocinquanta voti lo hanno proiettano nel 2011 (lista Pd) nel parlamentino di via Riva Villasanta: «Mi accorsi subito che anche nel mio partito a prevalere era il manuale Cencelli, non le competenze del singolo consigliere. Proposi progetti per un centro d'ascolto, un centro diurno Alzeimer, per una mensa sociale, per il cuoco sociale e anche per un orto sociale. Nulla. Tutto è rimasto inascoltato».
TENTATIVO Ora ci riprova. In campo per la presidenza. «Pirri ha 31 mila abitanti, la sesta città della Sardegna, ma i servizi non sono proporzionati agli abitanti né lo sono i finanziamenti utilizzati per Pirri rispetto alle tasse pagate». Esempi: «Cagliari ha 234 vigili urbani, Pirri 18. Assistenti sociali: Cagliari 70, Pirri 2 più altri due part time». La spinta ideale per chiedere i voti per l'elezione: «Oggi il cittadino è stufo di essere considerato un otre da riempire, e siccome è disilluso non va a votare. Ecco, con Cagliari Città Capitale e con Insieme per Pirri possiamo riaccendere il fuoco latente dentro ciascuno di noi. Dobbiamo solo creare i presupposti per una democrazia veramente partecipata».
Pietro Picciau