Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il testimone della Liberazione passi nelle mani dei più giovani»

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2016


Migliaia di persone al corteo per i festeggiamenti del 25 aprile

 

«I giovani devono sapere cosa sono la guerra, i sacrifici, la sofferenza e la libertà». Claudio Perra, 93 anni, di Monserrato, ha vissuto il 25 aprile di 71 anni fa. Carabiniere a cavallo aveva resistito agli assalti disperati dei tedeschi. Ricorda con lucidità la tragedia e la speranza che ora vuole tramandare, «perché non bisogna abbassare la guardia».
IL CORTEO Il maestrale - che qualcuno ha descritto fascista - soffia forte in piazza Garibaldi. All'appuntamento delle 9, organizzato dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) nello spiazzo del distributore di carburanti più poliziotti, carabinieri e vigili urbani che manifestanti. Le bandiere palestinesi e della Brigata ebraica sventolano scaldando gli animi. Alle 9,50 il corteo, con in testa il gonfalone del Comune preceduto dal sindaco Massimo Zedda e dal presidente dell'Anpi Marco Sini, si muove in direzione del parco delle Rimembranze. Dietro rappresentanti politici di molti schieramenti e la candidata sindaca Maria Antonietta Martinez con gli stendardi pentastellati. In via Sonnino al corteo si unisce anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
IL PARCO DELLE RIMEMBRANZE Il Silenzio d'ordinanza suonato da un trombettiere echeggia nel Parco delle Rimembranze. La cerimonia presieduta dal prefetto Giuliana Perrotta è toccante. La consegna delle medaglie non è un atto banale, ma un dovuto riconoscimento a chi per l'Italia ha messo in gioco la vita. Tra i sei premiati Giacomino Littera di Serramanna (deceduto, ritira la figlia Rosanna); Salvatore Muccelli, di Sinnai; Pietro Mura di Cagliari (ritira la figlia Paola); Claudio Perra, di Monserrato; Luciano Pizzati, di Iglesias (deceduto, ritira il figlio Giovanni); Romolo Piero Spiga, di Monserrato. «Il testimone deve passare ai ragazzi, alle ragazze agli studenti», ha detto il sindaco Zedda. «Altrimenti quei valori e quelle morti saranno state vane, soprattutto ora che in Europa c'è chi erge muri e filo spinato». Incisive le parole del prefetto Gullotta. «Sandro Pertini, il presidente partigiano, disse che la Resistenza e la Guerra di Liberazione sono state il nostro secondo Risorgimento». Per il presidente Pigliaru «il 25 aprile è un rito doveroso, carico di contenuti». Anche per Marco Sini la festa della Liberazione «deve essere un giornata di robusta memoria».
PIAZZA DELL'INTEGRAZIONE Sul palco di piazza Del Carmine, di fronte al candidato Enrico Lobina, Vito Biolchini dà la parola agli studenti. «Tuti devono avere la possibilità di studiare», afferma Francesco Pittirra, di Unica 2.0. Sul palco anche Diop Souleymane: «L'Italia continuerà a cambiare».
IL CONTROCORTEO Da Castello è partito un altro corteo antifascista organizzato da Sa Domu.
Andrea Artizzu