Rassegna Stampa

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I fenicotteri di Auchan "invadono" via Garibaldi. E i negozi chiudono

Fonte: web Castedduonline.it
26 aprile 2016

 


Proprio ieri, nel giorno in cui i pupazzi fenicottero della pubblicità dei centri commerciali hanno invaso via Garibaldi, ha chiuso per pura casualità un altro negozio. Il titolare di Prendas: non sarò l'unico. Gli altri negozianti: dimenticati dal Comune, siamo abbandonati a noi stessi nel centro di Cagliari

Autore: Arianna Zedda il 24/04/2016 01:31

 


I grandi centri commerciali lanciano il guanto di sfida ai piccoli negozianti. Due enormi fenicotteri in versione pupazzo hanno girato ieri per le vie del centro storico di Cagliari: pubblicizzavano la famosa catena di grandi centri commerciali Auchan

"Ogni commento a ciò che è successo è superfluo- afferma Giuseppe Canu, proprietario di "Prendas",  negozio di via Garibaldi- oggi è il mio ultimo giorno di lavoro, ma non sono l'unico, entro i primi di maggio altri commercianti della zona chiuderanno la loro attività".

"Sono venuti a far pubblicità qui per toglierci cosa? Il nulla- commenta Fabio Macciò, marito della titolare del negozio "Piccole donne", riferendosi allo "spettacolo pubblicitario" messo in piedi dalla nota catena francese di grandi magazzini- prima si lavorava un pò il venerdi e il sabato, ora vogliono toglierci anche quelle poche entrate?Se fossimo andati noi nei grandi centri commerciali a farci pubblicità, ci avrebbero mandato via immediatamente". "Questo è territorio di nessuno, siamo abbandonati a noi stessi", conclude Giuseppe Bellu, proprietario del negozio "Scout" sempre in via Garibaldi.

"La situazione è drammatica, i bilanci sono sempre in negativo, non ci sono utili e le perdite sono molto più elevate rispetto all'anno scorso". Questa è la voce che si alza in coro dalle vie del centro storico della nostra città, la voce di persone tramortite dalla crisi, ma soprattutto stremate dalla perenne assenza dell'amministrazione comunale in un periodo difficile come questo, perchè "di idee, di possibili soluzioni,almeno per migliorare la situazione- ce ne sono" sottolinea Fabio Macciò, "ma non possiamo continuare a remare da soli".

Questa, quindi, è anche la voce di tanti piccoli imprenditori locali che nonostante tutto non hanno perso la speranza, che hanno deciso di andare avanti e giocarsela sino alla fine, ma che lanciano un grido di aiuto alla pubblica amministrazione per poterlo fare.