Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un salotto per i mega yacht

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2009

L'ambizioso progetto di Portus Caralis a Cagliari

Da squallido attracco per le navi Tirrenia a salotto per le barche di lusso, con servizi per i diportisti e cantieri navali dove sistemare i mezzi. Il progetto Portus Calaris va avanti a passi svelti.
DI LUCIO SALIS

Si chiamerà Portus Calaris il nuovo approdo turistico di via Roma. Un nome antico per una struttura ultramoderna, destinata a lanciare la città nel mercato delle vacanze via mare. Nonostante un'invidiabile posizione e coste da sogno, Cagliari è rimasta sinora ai margini del diportismo nautico di prima categoria. Quello, per intenderci, che fa capo alla Costa Smeralda, ma anche ad Alghero, Santa Teresa, Carloforte e Santa Maria Navarrese. Il gap potrà essere colmato soprattutto grazie al nuovo porto, concepito dal gruppo Molinas, (titolare della concessione ventennale), come una cerniera sulla rotta del turismo fra la Sardegna del sud e gli approdi internazionali. Troverà così conferma quella vocazione dei cagliaritani per la nautica che si è sviluppata spontaneamente, sino a trovare conferma nelle scelte strategiche compiute dal Comune e dall'Autorità portuale. La più importante punta sullo sviluppo turistico del porto commerciale, dove saranno realizzati oltre 120 posti barca destinati soprattutto a scafi di grandi e medie dimensioni. I lavori inizieranno entro questo mese e dovrebbero concludersi (salvo intoppi imprevisti) a estate inoltrata.
GLI ALTRI APPRODI Portus Calaris non sarà una cattedrale nel deserto. Sarebbe ingeneroso, mentre la città compie un significativo passo avanti, dimenticare che gruppi sportivi e imprenditori hanno già realizzato 1342 posti barca. Con gli altri 844 esistenti nei dintorni, Marina di Capitana (500), Perd 'e sali (256) e Calaverde (88), si arriva a 2201. Quasi tutti occupati da cagliaritani, ma d'estate ospitano anche i vacanzieri.
Particolarmente significativo quanto avvenuto in città, dove negli ultimi vent'anni si sono sviluppati una serie di porticcioli. La fame di posti barca ha favorito, a Su Siccu, la crescita di Marina di Bonaria, (Lega Navale: 280 posti barca) e della Società canottieri Ichnusa (60). Con capitali privati, molti sacrifici, fra mille difficoltà di tipo burocratico - amministrativo, sono nati anche Marina di Sant'Elmo, di Marco Deplano (300), e Marina del Sole, di Antonello Montis (200). Strutture che sinora hanno svolto un ruolo importante, anche sul piano turistico, e dovrebbero essere incluse nel grande progetto di sviluppo del diporto nautico previsto nei piani dell'Autorità portuale per la zona di Su Siccu.
LE BARCHE Portus Calaris sarà invece destinato soprattutto ad accogliere diportisti con barche medio-grandi. Obiettivo possibile perché l'imprenditore Gianfranco Molinas, patron del gruppo che appena tre settimane fa ha ricevuto la concessione demaniale, possiede o gestisce già una serie di approdi ben inseriti nel mercato del turismo nautico che conta. Fra i quali, Porto Rotondo, Punta Marana, Cala Bitta, in Gallura, e altri in rampa di lancio come Bosa. Cagliari, nei disegni di Molinas, dovrebbe essere al centro di un contesto sardo-internazionale, grazie agli interessi e alle relazioni che il suo gruppo ha in diversi paesi. Non a caso, esiste una virtuosa liaison fra Porto Rotondo e Montecarlo, dove oggi il direttore è Giambattista Borea D'Olmo, sino a poco tempo fa al vertice dell'approdo smeraldino.
LE POTENZIALITÀ Molinas ha colto subito le grandi potenzialità di una grande base nautica nel cuore della capitale dell'Isola che gli ha segnalato il manager cagliaritano Remigio Paglietti. Lo aveva conosciuto come rappresentante della Starwood, quando aveva acquistato il complesso di Porto Rotondo, e di Karim Aga Khan, in occasione della vendita del Cantieri nautici di Porto Cervo.
Il gruppo Molinas infatti ha sempre affiancato alla gestione portuale quella cantieristica, considerandola assolutamente complementare. Anche a Cagliari ha già chiesto di poter disporre di una parte dell'area (adiacente al Porto Canale) che l'Autorità portuale ha deciso di destinare al rimessaggio. Lì potranno trovare posto anche tanti cantieri nautici gestiti da imprenditori cagliaritani che sinora hanno avuto vita difficile, proprio per mancanza di aree. Portus Calaris non è visto come approdo mordi e fuggi di un turismo molto appetibile, ma come base nautica permanente per barche importanti, che vi potranno trovare rifugio sicuro, un clima mite anche durante l'inverno e le indispensabili strutture per il rimessaggio. Come sulla Costa Azzurra e in Versilia. Il tutto in un'area collegata per via aerea col resto d'Europa.
I LAVORI Sogni? Non proprio, se si considerano le credenziali imprenditoriali del gruppo che ha scommesso sul porto, nel quale conta di investire circa 3 milioni di euro. Rappresentano la somma necessaria per trasformare radicalmente il lungomare di via Roma, da squallida banchina per l'attracco delle navi Tirrenia a salotto per i mega yacht.
A giorni inizieranno i lavori. A terra si farà largo uso di materiali pregiati, com'è già avvenuto in piazza Darsena: pietra calcarea di Cagliari, legno, acciaio. Nella zona prospiciente la banchina si cercherà di recuperare la vecchia pavimentazione di granito, oggi coperta d'asfalto. A mare, si realizzerà un pontile lungo più di cento metri, che partendo dal molo Sanità si svilupperà parallelo alla linea di costa. Lì sosteranno i mega yacht da cinquanta metri. Si otterrà così una sorta di bacino semichiuso nel quale altri pontili in legno ospiteranno una quarantina di barche lunghe da tredici e venti metri. Altri venticinque posti saranno ricavati nel molo Dogana e una quarantina nella Darsena. Tutti potranno fruire di elettricità, acqua e saranno collegati per via telematica alla direzione.
GLI EVENTI Se ne potrà avere un'anticipazione anche nei prossimi giorni, quando in porto arriveranno le barche a vela che si disputeranno la regata “Cup RC 44”. Ci sarà anche l'inventore di questa classe, Russel Coutts, lo skipper neozelandese plurivincitore di Coppa America. E non mancherà Larry Ellison, il patron di Oracle. Arriverà col suo yacht “Rising sun”, lungo 138 metri, il secondo al mondo tra i mega scafi.

12/04/2009